Investito mentre attraversa sulle strisce, muore un ragazzo di 25 anni

Alla guida dell’auto che lo ha travolto e ucciso un poliziotto di 26 anni, risultato positivo al consumo di sostanze alcoliche.

Milano – Un drammatico incidente stradale ha causato la morte di un giovane di venticinque anni nella zona orientale del capoluogo lombardo, portando all’arresto di un appartenente alle forze di polizia accusato di omicidio stradale. Il sinistro si è verificato nelle prime ore del mattino di sabato, quando la vittima stava attraversando la carreggiata sulle strisce pedonali.

L’episodio è avvenuto intorno alle 5:40 lungo via Antonio Porpora, all’altezza dell’incrocio con via Adelchi, in un tratto stradale privo di impianto semaforico. Secondo la ricostruzione preliminare effettuata dalla polizia locale, basata anche sulla testimonianza di un presente alla scena, il 25enne stava attraversando regolarmente la strada quando è stato travolto da un veicolo privato proveniente dalla direzione di piazza Gobetti e diretto verso il centro cittadino.

La vittima, Matteo Barone, nato a Poggibonsi ma residente a Milano, è stata immediatamente soccorsa e trasportata in condizioni critiche presso il pronto soccorso dell’ospedale Policlinico. Nonostante gli sforzi del personale sanitario, il giovane è deceduto pochi minuti dopo l’arrivo nella struttura ospedaliera, a causa delle gravi lesioni riportate nell’impatto.

Il conducente del veicolo, un agente di polizia di ventisei anni in servizio presso un commissariato cittadino, si è immediatamente fermato sul luogo dell’incidente per prestare soccorso e collaborare con le autorità intervenute. L’uomo, che al momento del sinistro si trovava fuori dal servizio e alla guida della propria automobile personale, è stato accompagnato presso la clinica Città Studi per ricevere assistenza medica e sottoporsi agli accertamenti previsti dalla legge.

Gli esami tossicologici effettuati presso la struttura sanitaria hanno rivelato la presenza di alcol nel sangue del conducente, con un tasso registrato di 0,63 grammi per litro, superiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente. Questo dato ha costituito un elemento determinante per le successive decisioni dell’autorità giudiziaria.

Su disposizione del pubblico ministero di turno Maurizio Ascione, operando sotto il coordinamento del procuratore Marcello Viola, è stata disposta l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’agente. Il provvedimento è stato eseguito dalla polizia locale in collaborazione con la procura, configurando l’ipotesi di reato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa