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Infermiera peruviana uccisa a Firenze, fermato il nipote 17enne

Il ragazzo aveva scaricato la responsabilità su un ladro sorpreso in casa, ma dopo un lungo interrogatorio avrebbe confessato il delitto.

Firenze – A strangolare Maria Teresa Flores Chavez, la 65enne di origini peruviane trovata morta nella sua abitazione a Firenze, sarebbe stato il nipote 17enne. Il ragazzo avrebbe confessato il delitto, dopo un lungo interrogatorio.

Era stato proprio il giovane ieri mattina all’alba a lanciare l’allarme. Agli inquirenti giunti in via Niccolò da Tolentino, nel quartiere di Careggi, il 17enne aveva raccontato di essere rincasato e di aver trovato un ladro nell’abitazione. Aveva aggiunto di aver avuto con l’uomo una colluttazione. Lo sconosciuto sarebbe riuscito a fuggire, lasciandolo a terra con il volto tumefatto e diverse contusioni. Per questo era stato subito accompagnato in ospedale per accertamenti.

Infermiera peruviana strangolata nella sua casa fiorentina

Con il passare delle ore sono emerse delle incongruenze nel suo racconto, a partire dalla mancanza di segni di effrazione sulla porta dell’appartamento, così il ragazzo è stato riportato in questura e nel corso di un lungo interrogatorio sarebbe caduto più volte in contraddizione fino all’epilogo e alla confessione. Il pubblico ministero della Procura dei minori Giuseppina Mione ne ha così disposto il fermo.

La donna presentava segni sul collo, si suppone che sia stata strangolata. Non sono ancora chiare la dinamica e il movente dell’omicidio. Maria Teresa Flores Chavez lavorava come infermiera in due diverse strutture sanitarie vicino Careggi e da quattro anni ospitava il nipote – i genitori erano rimasti in Perù – nella casa popolare con affitto a prezzo calmierato. La donna aveva un compagno, un musicista, che in questo periodo era in viaggio per concerti.

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