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inquinamento ambientale

Inchiesta sullo stato del mare. Controlli nel Vibonese

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per inquinamento ambientale. Diversi i controlli effettuati sul territorio, attività investigative anche in un impianto di depurazione con l’ausilio di tecnici Arpacal.

VIBO VALENTIA – Inquinamento ambientale. È l’ipotesi di reato contestato dalla Procura della Repubblica contro ignoti.

Camillo Falvo, il procuratore, ha infatti aperto un fascicolo per individuare condotte illegali, eliminare le fonti di inquinamento e sanzionare i “nemici” dell’ambiente.

Le indagini sono state avviate per fare chiarezza sulla questione che ha un impatto diretto non solo sulla salute pubblica, ma anche sul tessuto socio-economico della provincia.

inquinamento ambientale
I controlli dei carabinieri

Così i Carabinieri di Vibo Valentia, i forestali, i militari della Capitaneria di Porto, supportati polizia, hanno eseguito una serie di accertamenti preliminari presso diverse amministrazioni comunali, sia rivierasche che montane.

L’obiettivo è quello di acquisire informazioni sullo stato della depurazione delle acque, partendo dal collettamento delle aree urbane fino ad arrivare allo stato di utilizzo degli impianti.

I militari, inoltre, hanno eseguito un campionamento delle acque presso un impianto di depurazione per verificarne il corretto funzionamento. Il tutto con i tecnici dell’Arpacal e della stazione zoologica Anton Dohrn.

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L’acqua dell’impianto di depurazione controllato

Gli interventi, come preannuncia la Procura, verranno saranno estesi anche alle attività produttive potenzialmente inquinanti, sempre sotto il coordinamento della Procura.

Nell’ultimo anno le iniziative per sensibilizzare e tutelare l’ambiente sono state numerose.  Dalla campagna di controllo degli impianti di depurazione della provincia, arrivando al monitoraggio delle strutture ricettive del litorale denominata “Wave”, partita lo scorso 26 maggio.

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