Ucciso a coltellate e poi bruciato: giallo sulla vittima dell’incendio di Sesto San Giovanni

Il cadavere è forse di un 60enne turco con cittadinanza italiana: l’identificazione è ancora in corso. Ma perché era nell’appartamento, affittato da un giovane universitario italiano?

Milano – Ucciso a coltellate e poi bruciato per mascherare l’omicidio. Questa l’ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti dopo il macabro ritrovamento del corpo senza vita e semicarbonizzato di un uomo, avvenuto la notte tra martedì e mercoledì in un appartamento di via Fogagnolo a Sesto San Giovanni, nell’hinterland milanese.

La vittima sarebbe un 60enne turco con cittadinanza italiana, e non un ventenne come inizialmente ipotizzato, ma l’identificazione non è ancora certa: le condizioni del viso e delle mani del cadavere sono deteriorate e non consentono l’immediato riconoscimento né il rilevamento delle impronte digitali. Sul corpo ferite d’arma da taglio e l’ipotesi che il rogo sia stato appiccato dall’assassino nel tentativo di mascherare il delitto.

La Procura di Monza ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. L’intervento sul posto della Scientifica e del Nucleo Investigativo Antincendio (NIA) ha permesso di raccogliere reperti che ora saranno analizzati per ricostruire la dinamica e individuare il responsabile.

Ipotesi omicidio e rilievi in corso

I fatti risalgono alla notte tra martedì e mercoledì, quando intorno alle 3.30 un forte odore di fumo ha allertato i residenti dello stabile, che hanno subito chiamato i soccorsi. Quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento in fiamme, hanno trovato in una delle stanze il cadavere semicarbonizzato dell’uomo. La vittima, secondo i primi rilievi, sarebbe stata accoltellata più volte prima che il fuoco distruggesse la camera da letto, probabilmente nel tentativo di cancellare le tracce dell’omicidio. Un’ipotesi ulteriormente supportata dal fatto che i vicini avrebbero sentito l’eco di una lite all’interno dell’appartamento, poco prima dell’incendio.

L’autopsia, già disposta sul corpo, sarà determinante per accertare le cause del decesso e stabilire l’orario esatto della morte. Da capire anche se quando è stato avvolto dalle fiamme l’uomo era ancora vivo o era già deceduto.

Sarà sentito un ventenne

L’appartamento sarebbe stato affittato con la formula degli affitti brevi da un ragazzo di circa vent’anni, studente universitario italiano, inizialmente ritenuto la possibile vittima ma poi rintracciato fuori città, dove si trova in vacanza. Gli inquirenti stanno verificando il rapporto tra il giovane e l’uomo trovato carbonizzato: pare che i due si conoscessero, ma resta da chiarire il motivo per cui l’uomo si trovasse in quella casa, dove pare che fossero presenti anche altre persone. Il giovane sarà sentito dagli investigatori nei prossimi giorni.

Intanto, ieri lo stabile è stato completamente evacuato durante l’intervento dei soccorritori e i residenti hanno potuto farvi ritorno solo dopo l’avvenuta bonifica e messa in sicurezza.

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