Grave un senzatetto ricoverato al Pertini con fratture e intossicazione. Palazzo occupato evacuato, era già stato sgomberato a ottobre.
Roma – Tragedia sfiorata questa mattina nella periferia est della capitale, dove un uomo è rimasto gravemente ferito nell’incendio che ha devastato un edificio abbandonato in via Cesare Tallone, nel quartiere di Tor Sapienza. Per tentare di salvarsi dalle fiamme che stavano avvolgendo lo stabile, si sarebbe gettato dal secondo piano precipitando nel vuoto.
L’uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato in codice rosso all’ospedale Sandro Pertini. Le sue condizioni sono serie: ha riportato diverse fratture causate dall’impatto e presenta segni evidenti di intossicazione da monossido di carbonio per aver inalato i fumi dell’incendio prima di decidere il disperato tentativo di fuga.
Le fiamme sono divampate intorno alle 7.20 del mattino, propagandosi rapidamente attraverso la struttura che ospitava persone senza fissa dimora in cerca di un rifugio per la notte. L’intervento dei vigili del fuoco è stato immediato: due squadre supportate da due autobotti e un’autoscala hanno operato dall’esterno per ragioni di sicurezza, riuscendo a mettere in salvo diverse persone che si trovavano all’interno e a domare progressivamente il rogo.
Lo stesso palazzo era già stato oggetto di uno sgombero forzato appena un mese fa, il 13 ottobre scorso, ma evidentemente era tornato a essere occupato da chi non ha alternative abitative. L’intera palazzina è stata ora evacuata e dichiarata inagibile per motivi di sicurezza strutturale.
Gli agenti di polizia hanno transennato l’area circostante per consentire le operazioni di soccorso e avviare gli accertamenti sulle cause che hanno innescato l’incendio. Dalle fiamme si è sviluppata una densa colonna di fumo nero che, come testimoniano le immagini diffuse dai pompieri, era visibile a chilometri di distanza, allarmando i residenti della zona.
L’edificio rimane sotto stretta osservazione da parte delle autorità per scongiurare ulteriori pericoli legati a possibili crolli delle strutture indebolite dal fuoco o a eventuali riaccensioni dei focolai. Le indagini sono in corso per determinare l’origine dell’incendio e verificare se vi siano state negligenze o responsabilità nella gestione di uno stabile abbandonato ma evidentemente ancora utilizzato come rifugio di fortuna.