Vigili del fuoco e protezione civile hanno lavorato tutta notte con droni e termocamere. Oggi la Procura aprirà un fascicolo.
Roma – Sono proseguite per tutta la notte le operazioni di spegnimento e bonifica nell’area di Monte Mario. Al lavoro ci sono diverse squadre di vigili del fuoco, impegnate da ieri a spegnere il maxi-incendio che ha sconvolto tutto il quadrante nord della capitale. È necessario verificare che le fiamme non riprendano vigore spinte dal vento. Per questo vigili del fuoco e protezione civile al lavoro con droni e termocamere per sorvolare l’intera collina per intercettare eventuali punti di calore.
“Da quello che si è potuto vedere, naturalmente ci saranno le indagini inchieste, quindi è esclusivamente una prima valutazione preliminare, è possibile che l’incendio sia partito colposamente da un accampamento all’interno del parco“, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dopo aver sorvolato in elicottero le zone colpite dal rogo. “È probabile che durante la preparazione di un pasto, quindi col fuoco, l’incendio sia scoppiato e poi il vento l’abbia fatto rapidamente diffondere e sta risalendo la collina”, ha ribadito Gualtieri in un video che ha pubblicato anche sui suoi canali social.
Le indagini sono in corso e non è esclusa, per ora, nessuna pista, neanche quella dolosa. La procura di Roma oggi aprirà un fascicolo. Intanto si traccia un primo bilancio dei danni del rogo, molto pesante. Ettari di verde della collina di Monte Mario sono stati distrutti dal fuoco, sei palazzine sono state evacuate e 40 persone sono state allontanate dal vecchio Osservatorio Astronomico. Evacuata anche la caserma dei carabinieri e la Rai di via Teulada, interrompendo le dirette tv. Da valutare anche il danno ecologico di un’area che è parco naturale con essenze arboree, pini ed eucalipti. Mentre è scongiurato, per ora, il rischio per la salute