Onorando la memoria di un eroe “comune”: il sacrificio di Antonio Amore e il grande valore dei finanzieri.
Campobasso – Commemorazione, a Larino (CB), del 32° anniversario della tragica scomparsa, del vicebrigadiere Antonio Amore, vittima del dovere, originario della cittadina frentana. Amore fu ucciso il 31 maggio 1991, in Calabria, sul tratto stradale Palmi-Taurianova, durante un inseguimento, ad alta velocità, di un veicolo, non identificato, che non si era fermato all’alt dei Baschi Verdi.
Una messa di suffragio presso la cattedrale di Larino, una visita presso il cimitero cittadino con deposizione di una corona e un incontro con i familiari del finanziere.
Partecipanti, il sindaco di Larino, i familiari del vicebrigadiere, il comandante regionale Molise della Guardia di Finanza, il comandante provinciale di Campobasso delle Fiamme Gialle, il cappellano militare, i comandanti territoriali ed una rappresentanza di finanzieri, sia della tenenza di Larino, la cui caserma è intitolata proprio ad Antonio Amore, sia dei Reparti del capoluogo.
È stato un momento commemorativo “che è arrivato al cuore del Personale” e “al cuore dei ricordi”.
Le nuove generazioni delle Fiamme Gialle devono conoscere la storia della Guardia di Finanza ed hanno il doveroso “compito” di tramandare la memoria di certi valori: quella di oggi, è stata una grandissima occasione.
Una ricorrenza sobria, ma fortemente sentita, per ricordare e mantenere sempre vivi gli ideali che hanno ispirato e accompagnato, Antonio Amore, durante tutto il suo trascorso lavorativo, a partire dal giorno in cui ha giurato fedeltà alla Repubblica, una giornata di memoria per essere “Uniti nei valori di riferimento”, tutti in quel motto del Corpo della Guardia di Finanza “Nec recisa recedit”, di senso di appartenenza, antiche tradizioni, valori ed emozioni.
Antonio Amore è un eroe comune, un finanziere, Basco Verde, impegnato nelle molteplici attività del Corpo, nelle attività connesse al concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, nella vigilanza di obiettivi sensibili, di contrasto ai traffici illeciti, di controllo economico del territorio, un appartenente allo Stato e alle Istituzioni, tragicamente e prematuramente scomparso nell’adempimento del proprio dovere.
Il vicebrigadiere, vittima del dovere, Amore, oggi chiamato, avrebbe risposto, anzi, ha risposto “presente”, perché, per Lui, nel ricordo e nel sacrificio, hanno risposto, oggi, “presente”, i colleghi tutti della Guardia di Finanza.
Sono trascorsi 32 anni, da quel tragico evento, che ha causato la scomparsa, a soli 27 anni, del sovrintendente, in quel fatale inseguimento ed è con sincera commozione che la Guardia di Finanza si è idealmente unita, oggi, nel Suo ricordo, per onorarne la memoria di fedele servitore dello Stato.
Il suo sacrificio, assieme a quello di tanti altri finanzieri caduti nell’adempimento del dovere, costituisce, per tutte le Fiamme Gialle, una fulgida testimonianza di dedizione al servizio.