In Francia Marine Le Pen vola al 34%. Macron: “Ora un blocco repubblicano”

La destra punta ora alla maggioranza assoluta. Affluenza record al primo turno, ha votato oltre il 65%. Ballottaggio la prossima settimana.

Parigi – Una vittoria netta, Marine Le Pen e il suo RN dominano il primo turno delle legislative arrivando fra il 33 e il 34%. Lontana la maggioranza macroniana, fra il 20 e il 22%, mentre ha motivi di sperare la sinistra unita nel Nuovo Fronte Repubblicano, che arriva al 28-29%. Secondo le prime proiezioni in seggi, l’estrema destra può, per la prima volta in Francia, ottenere la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale e la carica di premier per il delfino di Le Pen, Jordan Bardella. Emmanuel Macron è stato il primo a prendere la parola: “Davanti al Rassemblement National, è arrivato il momento di un’ampia unione chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno”. 

“La democrazia ha parlato” e “il blocco macronista” è stato “praticamente cancellato”. Esulta Marine Le Pen: sono stati appena diffusi i primi dati delle elezioni in Francia. Una chiarissima vittoria della destra al primo turno, con il Rassemblement national in testa con il 34% dei voti, davanti all’ultra sinistra del Nuovo fronte popolare di Melenchon al 28%. Solo terza la lista liberale del presidente Macron, Ensemble, che crolla al 21 per cento. “I francesi hanno dimostrato la loro voglia di voltare pagina con 7 anni di potere sprezzante e corrosivo”, ha aggiunto la Le Pen, elogiando “un segno di fiducia che ci onora e ci obbliga”. Confermato il record di partecipazione degli elettori nel primo turno delle elezioni politiche francesi del 30 giugno e del 7 luglio.

Marine Le Pen e Emmanuel Macron

Secondo diversi istituti di sondaggi, ha votato almeno il 65% degli aventi diritto, una percentuale ben al di sopra del 47,51% delle elezioni politiche del 2022. E ora gli occhi sono puntati sul ballottaggio della prossima domenica, che potrebbe regalare per la prima volta nella storia la maggioranza assoluta in Parlamento a un partito di “estrema” destra. Per questo motivo Macron ha invocato il “blocco democratico e repubblicano” contro RN, con il NFP che ha già detto che ritirerà i propri candidati in quei collegi in cui al secondo turno siano davanti i rappresentanti della Le Pen, in maniera tale da favorire la convergenza della sinistra e dei repubblicani sui candidati macroniani. Gli stessi repubblicani, che non hanno siglato l’apparentamento con RN, hanno annunciato che non daranno indicazioni di voto ai loro elettori per il ballottaggio.

Secondo l’Istituto Elabe in una prima proiezione dei risultati delle legislative in seggi, il Rassemblement National ha potenzialmente la capacità di ottenere la maggioranza assoluta domenica prossima. L’istituto assegna al Rn fra 260 e 310 seggi, il minimo per ottenere la maggioranza assoluta è 289 seggi. Esulta la destra. “A tre settimane dalle elezioni europee” dagli elettori francesi è arrivato “un verdetto chiaro” perché “portando in testa i candidati del Rassemblement National e dei suoi alleati hanno dato vita a una speranza senza precedenti in tutto il Paese”, ha detto Jordan Bardella, leader 28enne di RN, delfino di Marine e candidato premier della destra. Quelle del secondo turno di domenica prossima sono “tra le elezioni più determinanti della storia della Quinta Repubblica. Se gli elettori ci accorderanno una maggioranza assoluta, intendo essere il premier di tutti i francesi”, un “premier di coabitazione, rispettoso della funzione del presidente della Repubblica, ma intransigente”.

Jordan Bardella

Bardella, origini italo-algerine, ha detto nei giorni scorsi che “accetterà” di essere nominato premier solo in caso di maggioranza assoluta. L’ex presidente della Repubblica francese, il socialista François Hollande, ha lanciato un appello “all’unione più ampia possibile” contro il Rassemblement National, “quali che siano le decisioni che prenderanno gli stati maggiori dei partiti”.  In un intervento dopo la diffusione dei risultati del primo turno delle legislative, dal suo feudo della Corrèze dove si è ripresentato candidato, Hollande si è rallegrato per quanto ottenuto dal Nuovo Fronte Popolare. Ha poi invitato a “fare in modo che l’estrema destra non riesca ad avere una maggioranza assoluta all’Assemblée Nationale”. “Abbiamo il dovere imperativo di fare in modo che l’estrema destra non riesca ad avere una maggioranza. L’unione deve essere la più ampia possibile, quali che saranno le decisioni dei dirigenti dei partiti”. 

I risultati del primo turno delle elezioni politiche anticipate francesi sono ”una pesante e indiscutibile sconfitta” per il presidente Emmanuel Macron, ha detto il leader della France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Mélenchon, che corre con il cartello di sinistra Nouveau Front Populaire, secondo dopo il Rassemblent National. Mélenchon ha tuttavia invitato i compagni di partito a fare resistenza al secondo turno per scongiurare la vittoria dei candidati lepenisti.

Sui social il leader della Lega Matteo Salvini fa i complimenti a Marine Le Pen e Jordan Bardella “per lo straordinario risultato ottenuto al primo turno delle elezioni legislative in Francia, come emerge dagli exit poll. Vergognoso Macron che, chiamando ai ‘blocchi’ contro il Rassemblement National al secondo turno, si comporta come una Von der Leyen qualsiasi e cerca in tutti i modi di opporsi ad un cambiamento espresso da milioni di francesi, a Parigi e come a Bruxelles”.

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