In arrivo il primo sciopero nazionale: metro, bus e aerei a rischio venerdì 10 gennaio

Obiettivo: contestare il preaccordo sul “basso incremento” di 200 euro sullo stipendio. Possibili ritardi e cancellazioni anche in alcuni aeroporti.

Il nuovo anno inizia con il primo sciopero nazionale del trasporto pubblico e aereo, programmato per venerdì 10 gennaio 2025. L’agitazione, indetta dal sindacato Faisa Confails, durerà quattro ore per quanto riguarda il trasporto pubblico locale e interesserà diverse regioni italiane, mentre il trasporto aereo vedrà uno stop più esteso, di 24 ore.

Trasporto pubblico locale
Lo sciopero, che contesta il “basso incremento” di 200 euro sugli stipendi previsto da un recente pre-accordo, seguirà modalità diverse su base territoriale:

  • Roma e Lazio: Saranno coinvolte la rete Atac, le linee periferiche gestite da Autoservizi Troiani/Sap, Autoservizi Tuscia/Bis e Cotral-Astral. La fascia di sciopero è fissata tra le 8:30 e le 12:30. Durante questo periodo, nelle stazioni eventualmente aperte della rete metro, non sarà garantito il funzionamento di scale mobili, ascensori, montascale, biglietterie e bike box (esclusi Laurentina e Ionio). I parcheggi di interscambio rimarranno invece accessibili.
  • Milano: Anche qui i lavoratori del sindacato Faisa Confails incroceranno le braccia per quattro ore. Tuttavia, la fascia oraria precisa non è stata ancora comunicata.


Trasporto aereo
L’agitazione interesserà il personale degli aeroporti di Milano Linate, Milano Malpensa e Venezia Marco Polo. Lo sciopero avrà una durata di 24 ore, dalle 00:00 alle 23:59 del 10 gennaio. Sono attesi disagi significativi, tra cui ritardi, cancellazioni dei voli e rallentamenti nelle operazioni aeroportuali.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa