Carlo Besostri, alla guida di SEED-Italia. esprime soddisfazione per le risorse economiche, una boccata d’ossigeno in uno scenario di crisi internazionale.
Milano – Ammontano a oltre 183 milioni di euro i fondi stanziati da Regione Lombardia a circa 25.000 aziende agricole con l’Anticipo PAC 2024. Lo ha comunicato l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi. “Il provvedimento – dichiara Beduschi – è, come sempre, molto atteso dal settore perché offre alle imprese agricole preziose risorse, fondamentali per il loro funzionamento. Ancora una volta e pur con le difficoltà dovute a nuove regole comunitarie intervenute, l’Organismo Pagatore Regionale ha confermato di saper svolgere un compito delicato e complesso in modo efficiente e nel rispetto delle scadenze previste“.
Plaude alla notizia il mondo agricolo lombardo. Ad esprimere “soddisfazione” è anche Carlo Besostri, imprenditore agricolo del settore risicolo della Lomellina, in nome di un modello di agricoltura fortemente legata al territorio ed ecosostenibile. Besostri ha ideato e realizzato, diventandone il presidente, l’impresa sociale S.E.E.D. (acronimo di Semina, Educa, Evolvi, Dona).
“Con i pagamenti dell’anticipo PAC – come già sottolineato dall’assessore Beduschi – il settore primario lombardo, anche in un momento congiunturale difficile, può contare su fondi certi da investire in programmazione delle attività, guardando al mercato nel segno dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità“.
Finalmente l’erogazione agli agricoltori italiani il saldo dei contributi Pac.
“Sì. E’ una boccata d’ossigeno per noi agricoltori – conclude Besostri – in un momento di crisi in cui bisogna fare i conti con le problematiche economiche italiane, la crescita esponenziale dei costi di produzione e con la concorrenza sleale estera, oltre alle tendenze incerte dei mercati internazionali. Per molte imprese agricole gli aiuti diretti della Pac costituiscono ancora un’integrazione al reddito di cui hanno bisogno per sopravvivere. In Italia per fortuna sta prendendo piede una politica che vede al centro la valorizzazione di un’alimentazione sana e a basso impatto sull’ambiente che tutela gli ecosistemi, la biodiversità ed è in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ma occorre accelerare sulla transizione agroecologica, di cui il biologico rappresenta il fiore all’occhiello”.