Stavano tentando di localizzarlo da giorni. Finalmente, uno degli autori delle scritte che hanno deturpato il centro storico del capoluogo umbro è stato braccato. Inutile il tentativo di fuga. Ora si cercano gli altri responsabili.
Perugia – La polizia di Stato, nella serata dello scorso 3 luglio, ha individuato in piazza Grimana un cittadino di origine tunisina di 32 anni, presumibilmente autore delle numerose scritte comparse nel centro storico della città (anche sui monumenti pubblici) nella mattinata di domenica scorsa.
In seguito a tali accadimenti, i poliziotti della Digos di Perugia avevano avviato un’intensa attività info-investigativa che ha consentito, nella tarda serata di ieri, l’individuazione di uno dei presumibili autori del gesto.
L’attività di polizia giudiziaria si era focalizzata sull’analisi delle immagini riprese da diversi impianti di videosorveglianza, sui contributi informativi di alcuni cittadini, nonché sui servizi di monitoraggio costante dei luoghi del centro storico, solitamente frequentati da giovani extracomunitari.
Nella serata di ieri, uno dei soggetti ritenuti coinvolti negli imbrattamenti della città è stato localizzato nei pressi di un bar di piazza Grimana e sottoposto a controllo. Dopo aver tentato una vana fuga, è stato prontamente bloccato dal personale di polizia. Le successive attività di perquisizione personale hanno consentito di rinvenire, all’interno di un marsupio in uso allo stesso, un coltello a serramanico sottoposto a sequestro.
I numerosi tatuaggi presenti sul corpo dello straniero, alcuni dei quali raffiguranti il simbolo del gruppo ultras tunisino presente in molte delle scritte murarie comparse in città, ha dato ulteriore conferma dell’identità del soggetto, che tra l’altro ha ammesso di essere tra gli autori degli imbrattamenti.
L’uomo, privo di documenti, è stato accompagnato nei locali della Questura per le procedure di identificazione e fotosegnalamento, in seguito alle quali è risultato gravato da numerosi precedenti e irregolare sul territorio italiano.
Pertanto è stato avviato l’iter per l’espulsione, oltre ad essere segnalato all’A.G. per i reati commessi. Le attività d’indagine proseguono per individuare gli altri responsabili degli imbrattamenti.