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Ilaria Salis scrive a Meloni: “Trasferitemi nell’ambasciata italiana a Budapest”

Appello dell’insegnante milanese anche ai ministri degli Esteri, della Giustizia e dell’Interno perché “preoccupata per la sua sicurezza”.

Roma – Ilaria Salis ha scritto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro degli Esteri Antonio Tajani, al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere di scontare la misura cautelare dei domiciliari nell’ambasciata italiana a Budapest per evitare “pericoli per la sua sicurezza”, per la sua famiglia e per i cittadini italiani che la assistono, dopo la rivelazione in tribunale del suo indirizzo e le minacce ricevute attraverso un sito neonazista. Lo ha riferito il padre, Roberto Salis.

Fonti legali hanno spiegato che la richiesta è motivata dai pericoli per la sicurezza sua, della sua famiglia e di chi la ospita, dopo che il giudice ungherese, Josef Szos, ha rivelato l’indirizzo dove risiede durante l’ultima udienza del processo. A rivelare la situazione di pericolo erano stati i Giuristi democratici, designati osservatori internazionali al processo in corso all’attivista lombarda detenuta in Ungheria da oltre un anno, da pochi giorni agli arresti domiciliari nella capitale magiara e ora candidata alle europee con Avs.

Ilaria Salis e il padre in Aula a Budapest

L’associazione aveva denunciato che com’era prevedibile, il luogo ‘sicuro’, reperito dai familiari e amici con grande difficoltà, perché Ilaria Salis potesse essere posta agli arresti domiciliari in Ungheria, è ora pubblicato, con dedica speciale su un sito di estrema destra ungherese”, dice l’associazione, che aggiunge “si tratta di un effetto prevedibile e previsto, riteniamo, che rende di una gravità inaudita quanto avvenuto in aula d’udienza lo scorso 24 maggio, quando il giudice in pubblica udienza aveva letto, davanti a pubblico e giornalisti, l’indirizzo dei domiciliari di Salis.

Sul sito di estrema destra dal nome kuruc.info (i kuruc erano i ribelli anti-asburgici del regno d’Ungheria) si legge così: “L’antifascista che ha picchiato in strada ungheresi innocenti ha detto di “temere per la sua incolumità”. Di che? Teme per la sua sicurezza dopo aver bastonato alla cieca persone innocenti ungheresi? Una sfacciataggine senza limiti. Comunque vorremmo offrirle una cosina gradita… “. Un’intimidazione di cui l’associazione ha sottolineato la pericolosità:  “L’incolumità di Ilaria Salis è una priorità che tutte e tutti dobbiamo necessariamente mettere all’attenzione pubblica e delle autorità competenti”.

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