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Ilaria Salis ai domiciliari a Budapest. Il padre: “Primo passo per riportarla in Italia”

L’attivista italiana è uscita dalla prigione di massima sicurezza ungherese per raggiungere l’appartamento in cui è sottoposta alla misura cautelare.

Dopo 466 giorni di carcere Ilaria Salis, l’attivista italiana in attesa di giudizio in Ungheria, è uscita dalla prigione di massima sicurezza di Gyorskocsi utca per raggiungere l’appartamento in cui è sottoposta alla misura cautelare. “Finalmente l’abbiamo riabbracciata – ha commentato il padre – Speriamo che questa sia una tappa temporanea prima di vederla finalmente in Italia”.

Il padre Roberto Salis: “Speriamo di portarla in Italia”

Ilaria Salis era stata arrestata l’11 febbraio del 2023 assieme a due antifascisti tedeschi con l’accusa di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di tre militanti di estrema destra e di far parte di un’associazione criminale. Il 15 maggio una commissione di secondo grado del tribunale di Budapest aveva accolto il ricorso presentato dai suo legali e concesso la detenzione ai domiciliari con il braccialetto elettronico dietro il pagamento di una cauzione di 40mila euro. Dopo alcuni giorni di attesa il bonifico, partito la settimana scorsa dall’Italia, è arrivato e Ilaria Salis è uscita quindi dal carcere. Venerdì è prevista la terza udienza del processo a suo carico.

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