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Il “sistema Toti” nelle intercettazioni: “La pratica è ok, ora dacci una mano”

Dalle carte dell’inchiesta le conversazioni del governatore con Aldo Spinelli riguardo ai presunti favori in cambio di aiuto per le elezioni. Domani l’interrogatorio in carcere di Signorini, venerdì quello di Toti. Sequestrati 220 mila euro a Spinelli.

Genova – “Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa a Celle…ora facciamo la pratica, si può costruire…l’abbiamo risolto stamattina, quando mi inviti in barca? Che…così parliamo un po’ ora che ci sono le elezioni, c’abbiamo bisogno di una mano“. Così parlava, il 15 febbraio 2023, il presidente della regione Giovanni Toti, ora agli arresti domiciliari per corruzione, ad Aldo Spinelli, storico presidente delle società di calcio Genoa e Livorno e imprenditore del porto di Genova, in una delle intercettazioni telefoniche ritenute significative dagli inquirenti nell’inchiesta che sta sconvolgendo la Liguria. Il governatore parlava al telefono dallo yatch di Spinelli da dove, secondo la procura, avrebbe impartito le direttive per “agevolare” i suoi amici.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, al centro dell’inchiesta

Dopo il terremoto giudiziario che ha scosso la Regione, portando ai domiciliari Toti e Spinelli (e il figlio di quest’ultimo, Roberto) e in carcere l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato del colosso delle multiutility Iren, emergono le prime intercettazioni telefoniche, il cui testo è stato reso pubblico e quindi qui riportiamo. Toti risulta intercettato già a partire dal 2021 e la richiesta di arresto, secondo quanto si apprende, è del dicembre scorso.

Toti: “Sto pranzando con l’intera famiglia Spinelli. Bisogna trovare una soluzione per la spiaggia lì del…di Punta dell’Olmo… eh bè ci mettiamo lì…ma razionalizziamo le libere che ci sono attrezzate, accorpiamo, spostiamo… si ma in realtà lì diventerà una concessione ma tanto mettiamoci un piede dentro e poi vediamo… però vedetevi un secondo con il mio amico Roberto, se ne occupa Roberto Spinelli… si te lo organizzo io con la mia segreteria così ci vediamo… ci vediamo lì anche con sto minchione del Demanio nostro…”.

(settembre 2021)
L’imprenditore ed ex patron di Genoa e Livorno, Aldo Spinelli

Per quanto riguarda le agevolazioni riguardo al rinnovo della concessione per trent’anni del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova srl, controllata dalla Spinelli srl per il 55%, è ancora Toti a parlare:

“Sono buttato in barca da…da Aldo, quando gliela portiamo sta proroga in Comitato… dice di stare tranquillo che se…”. “Portiamo quella roba in Comitato il prima possibile che è …. inc… ma se riusciamo a farlo entro la metà di settembre mi fa comodo anche a me… quindi”.

In cambio, per l’accusa, il Governatore avrebbe ottenuto 40 mila euro per il partito.

Toti: “Il 29 va la tua roba… ricordati che io sto aspettando anche una mano …eh?.

“Si ci dobbiamo vedere ci ci…..Tanto do… Tanto domani va tutto eh…”.

“No va la proroga però ti devo venire a trovare che qua se no finiscono le elezioni”.

“Dai ora finiamo sta operazione qua poi ci vediamo per parlare di un po’ di robe… Festeggiamo le rinfuse…”

Spinelli risponde: “Quello ufficiale è il due per mille …tutto il resto… il resto dopo…”.

Dopo quattro giorni arriva il bonifico di 40 mila euro, ricevuto il quale Toti ringrazia: “Grazie di tutto, eh, Aldino”.

In un’altra intercettazione, sempre con Aldo Spinelli, il governatore dice:

“Ora ci vediamo a festeggiare, dai porta un po’ di caviale da Monaco, che la settimana prossima veniamo a mangiare una patata col caviale in barca”.  

Dalle indagini, scrive il Gip parlando proprio di questa telefonata, “è emersa una allarmante abitualità e sistematicità di un tale meccanismo perfettamente collaudato, ricavabile anche dalla stessa terminologia usata dal Governatore con Spinelli per alludere alla richiesta di finanziamento (“quando mi fai vedere la barca…quando ti posso venire a trovare”), che veniva immediatamente compresa nel reale significato dall’imprenditore”.

Domani l’interrogatorio in carcere di Signorini

La procura di Genova ha fissato per domani alle 11 l’interrogatorio di garanzia per Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’authority e ad (sospeso) di Iren che in questa inchiesta è stato arrestato per corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Signorini verrà interrogato nel carcere di Genova Marassi dove si trova da ieri mattina, quando è stato prelevato dalla Guardia di Finanza. Sarà il primo a comparire davanti al gip Paola Faggioni nell’inchiesta, che conta 25 indagati e che ha portato a dieci misure cautelari.

Venerdì l’interrogatorio di Toti

Il presidente Giovanni Toti, invece, sarà interrogato venerdì in Procura a Genova. Sono infine previsti per la giornata di sabato gli interrogatori del capo di gabinetto del presidente Toti, Matteo Cozzani, e dell’imprenditore genovese Aldo Spinelli.

Intanto, la Guardia di Finanza ha trovato e sequestrato 220mila euro in contanti e altro denaro in valuta estera ancora da quantificare durante la perquisizione nell’abitazione dello stesso Spinelli, da ieri agli arresti domiciliari. In casa dell’ex presidente di Genoa e Livorno sono stati rinvenuti anche tre fucili da caccia e due fucili ad aria compressa che erano stati denunciati dalla suocera nel 2015 ma non da Spinelli.

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