“Una decisione nell’interesse della nazione e del partito”, ha scritto su X il candidato democratico per le presidenziali negli Stati Uniti.
Washington – Joe Biden si è ritirato dalle elezioni presidenziali statunitensi e ha lanciato la vicepresidente Kamala Harris come nuova candidata del Partito Democratico, con una mossa sorprendente che mette a rischio la corsa alla Casa Bianca del 2024. O forse la mette al sicuro, lo si capirà nei prossimi giorni. L’ottantunenne Biden si è dunque fatto da parte dopo settimane di pressioni dei democratici a seguito di una disastrosa performance nei dibattiti, che avevano determinato uno sconvolgimento senza precedenti nell’ultimo miglio di una corsa per le presidenziali. I sondaggi degli ultimi giorni erano impietosi.
“Ho sempre avuto l’intenzione di chiedere la rielezione, ma ritengo che sia nell’interesse del mio partito e del Paese farmi da parte e concentrarmi esclusivamente sull’adempimento dei miei doveri di Presidente per il resto del mio mandato”, ha dichiarato Biden in una lettera su X. Biden è ancora convalescente a causa del covid e sta trascorrendo questo periodo nella sua casa al mare nel Delaware. Biden ha appoggiato Kamala Harris, aprendo la strada alla scelta di un nuovo vicepresidente. La rosa dei papabili include almeno sei nomi, dalla governatrice del Michigan Gretchen al segretario ai Trasporti Pete Buttigieg. Ecco i nomi nel dettaglio.
Roy Cooper: Il governatore della North Carolina è un moderato che è stato in grado di destreggiarsi nel complicato sistema politico dello stato, e imporsi. Cooper ha ottenuto molte vittorie bipartisan, lavorando con i repubblicani anche per espandere il Medicaid, l’assistenza sanitaria per gli indigenti. Josh Shapiro: Il governatore della Pennsylvania ha vinto nel 2022, e da tempo è considerato che possa diventare il primo presidente ebreo d’America. Con i suoi 51 anni è relativamente giovane e potrebbe servire per mettere l’accento sull’età avanzata di Donald Trump. Non ha mai coperto ruoli di alto profilo nel governo, ma con il fatto che Trump ha scelto J.D. Vance questo è un dettaglio che potrebbe destare poco interesse.
E spunta anche Gretchen Whitmer: al suo secondo mandato da governatrice del Michigan, Whitmer è molto popolare nel Midwest e non ha mai nascosto le sue ambizioni politiche. Al New York Times ha confessato che nel 2028 le piacerebbe vedere alla Casa Bianca un presidente della generazione X, senza comunque suggerire esplicitamente che potrebbe essere lei. Durante la pandemia è salita alle cronache come una delle nemiche di Donald Trump per le sue rigide misure anti Covid, che l’hanno resa oggetto di un tentato rapimento da parte gruppo armato di estrema destra che voleva processarla per la sua stretta anti virus.
Mark Kelly: il senatore dell’Arizona ex astronauta è il marito dell’ex deputata Gabby Gifford, promotrice dei controlli sulle armi dopo essere a malapena sopravvissuta a una sparatoria nel 2011, nella quale sono state uccise sei persone. Moderato, ha talvolta votato contro Biden soprattutto sull’immigrazione. Andy Beshear, il governatore del Kentucky ha vinto due mandati in uno degli stati più repubblicani d’America, con una campagna basata sulla difesa dei diritti all’aborto. A differenza degli alti papabili arriva però da uno stato irrilevante nella strategia elettorale dei democratici. Infine Pete Buttigieg, volto dell’amministrazione Biden per i trasporti, il segretario è considerato uno dei più abili comunicatori del governo. Le sue ambizioni politiche sono note visata la sua candidatura alla Casa Bianca nel 2020.
Biden è stato il primo presidente nella storia degli Stati Uniti a ritirarsi così tardi da una corsa elettorale, e il primo a ritirarsi a causa di preoccupazioni sulla sua lucidità mentale e sulla sua salute. Per tre settimane Joe Biden ha resistito alle richieste di dimettersi dopo lo shock del dibattito del 27 giugno, insistendo a un certo punto che solo il “Signore Onnipotente” avrebbe potuto convincerlo a ritirarsi e cercando di dimostrare di essere all’altezza del compito. Biden ha rilasciato una serie di interviste e quella che è stata presentata come una conferenza stampa “da grandi”, in cui ha risposto a numerose domande, ma ha fatto altre gaffe, tra cui quella di chiamare Harris “Vicepresidente Trump“.