thelma hatanga abonyo

Il giallo della studentessa ugandese: la madre magistrato contro la tesi del suicidio

Juliet Harty Hatanga è arrivata dall’Uganda a Milano per cercare la verità sulla morte della figlia Thelma, trovata senza vita nel cortile di casa.

Milano – Due mesi fa una telefonata da Milano ha cambiato per sempre la vita di Juliet Harty Hatanga: sua figlia Thelma, 24 anni, era morta. Da quel momento la donna, vice cancelliera dell’Alta Corte ugandese, ha una sola priorità: scoprire la verità sulla tragica fine della primogenita.

Il lungo viaggio dall’Uganda fino al capoluogo lombardo ha un obiettivo preciso: raccogliere informazioni sulla morte di Thelma Hatanga Abonyo, studentessa di Medicina presso l’università Humanitas di Rozzano. Il 30 giugno scorso, alle prime luci dell’alba, un residente del palazzo vicino al Naviglio Grande ha fatto la drammatica scoperta: il corpo della giovane giaceva nel cortile interno dello stabile.

Una dinamica che non convince

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la studentessa sarebbe caduta dal nono piano dell’edificio, nonostante abitasse al sesto piano. Gli elementi iniziali – antidepressivi rinvenuti nell’abitazione, auricolari indossati dalla vittima, ricerche musicali sul computer – orienterebbero verso l’ipotesi del gesto estremo.

Ma Juliet Harty Hatanga, forte della sua esperienza professionale nella divisione crimini dell’Alta Corte ugandese, contesta questa versione. “La posizione del corpo non è coerente con una caduta da quella altezza”, spiega. “Un auricolare era ancora nell’orecchio, l’altro a metri di distanza. Le lesioni non corrispondono a quelle attese per un simile impatto”.

La madre sottolinea inoltre come la figlia stesse organizzando un trasloco e avesse già pianificato le settimane successive, dettagli che contrastano con l’ipotesi suicidaria.

Un’inchiesta ancora aperta

Il fascicolo, sotto la supervisione del magistrato Maria Cardellicchio, rimane aperto. Finora non sono emersi elementi che modifichino l’orientamento iniziale degli investigatori ma gli accertamenti proseguono.

Nel frattempo, la salma è stata rimpatriata per i funerali a Lira, in Uganda, alla presenza di rappresentanti governativi che hanno sollecitato “investigazioni approfondite”. La comunità ugandese di Milano ha organizzato una commemorazione, ricordando Thelma come “una ragazza piena di energia e speranze”, intenzionata a specializzarsi nelle malattie rare per “dare spiegazioni a morti apparentemente inspiegabili”.

Ora è sua madre Juliet a cercare spiegazioni per una morte che considera ancora avvolta nel mistero.

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