le complicanze del diabete non vengono significativamente ridotte dai farmaci migliorando il controllo della glicemia, né con l’insulina né con gli ipoglicemizzanti orali. Tutto questo si può risolvere semplicemente con il cibo!
Secondo l’ultimo rapporto ISTAT si contano ben 3 milioni di diabetici in Italia. Un dato più che raddoppiato negli ultimi 30 anni. Vi faccio presente che il 90% di loro soffre del diabete mellito di tipo 2, non insulino-dipendente, detto anche ‘alimentare’ perché non congenito ma causato da una scorretta alimentazione.
È un tipo di malattia che ha pesanti ricadute economiche sul Sistema Sanitario Nazionale per via della sua cronicità e per le complicanze che trascina. Il diabete costituisce la principale causa di amputazioni, infarti, ictus, cecità, disturbi della vista e dialisi. Secondo le stime ogni persona con diabete genera un costo diretto per il Sistema Sanitario Nazionale di circa 4000 euro all’anno. Datemi la calcolatrice: 4000 euro per 3 milioni di diabetici, fanno 12 miliardi di euro all’anno. I diabetici costano allo Stato, quindi a noi, 12 miliardi di euro ogni anno. Soldi sprecati perché non risolvono il problema, lasciano malati i malati. Il Sistema non vuole che muoiano ma nemmeno guarirli.
Faccio notare che le complicanze del diabete non vengono significativamente ridotte dai farmaci migliorando il controllo della glicemia, né con l’insulina né con gli ipoglicemizzanti orali.
Per di più il Sistema genera ogni anno milioni di nuovi ‘finti malati’. Vi spiego come. Il valore normale, fisiologico, è di 120 milligrammi di glucosio ogni 100 millilitri di sangue. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) lo ha portato a 110 milligrammi di glucosio ogni 100 millilitri di sangue e L’AMD (Associazione Medici Diabetologi) e il SID (Società Italiana di Diabetologia) hanno ulteriormente abbassato il valore a 100 milligrammi di glucosio ogni 100 millilitri di sangue generando in automatico milioni di nuovi ‘finti malati’ afflitti da diabete, pronti ad entrare nel protocollo medico istituzionale ovvero nel tunnel dei farmaci che li renderà malati effettivi. Sapete qual è la soluzione? Sta nel fatto concreto che tutto questo si può risolvere semplicemente con il cibo!
L’idea che una patologia così grave e così diffusa non si può ma si deve curare con il cibo è entusiasmante, pazza, rivoluzionaria. Poteva venire solo a me. Anche perché comporta il mettersi contro tutte le case farmaceutiche, tutte le lobby di medici diabetologi, dietologi, nutrizionisti, quelle dei farmacisti, infine i politici e le associazioni dei diabetici stessi oltre che una gran parte dell’opinione pubblica. Sicuramente ho contro chi gestisce l’informazione come televisione e certi giornali. Ditemi se non è entusiasmante. Se nella vostra mente appare come un’idea pazza, nella mia è un’idea concreta, già realizzata, constatata e sperimentata su migliaia di casi. I professori diabetologi, medici di base o primari, in seguito ai sorprendenti risultati che i loro pazienti ottengono da me, analisi alla mano sono costretti a malincuore a certificare la guarigione e a togliere loro le dosi di insulina o farmaci prescritte. Nessuno di loro però mi contatta per capire quali siano i meccanismi biochimici che regolano, attraverso il cibo, la produzione di insulina e degli altri ormoni in gioco (la regolazione della concentrazione di insulina nel sangue è correlata, non solo, alla regolazione della glicemia, ma anche all’interazione con numerosi ormoni, fra cui il cortisolo, la somatostatina, la serotonina, la noradrenalina, la leptina, e il glucagone).
Mi metto a disposizione del Ministero della Salute. Gratuitamente. Se la biochimica alimentare fosse introdotta nei protocolli medici, nelle ASL, nelle strutture ospedaliere, nelle scuole e negli asili come materia da insegnare e da applicare e anche come sistema da utilizzare nelle mense, verrebbe fatta una vera e scientifica educazione alimentare finalizzata alla prevenzione e alla guarigione di tutte le patologie legate all’alimentazione: obesità, sovrappeso, diabete di tipo 2, ipertensione, bulimia. In questo modo si arriverebbe a vivere in un mondo di persone sane, aumenterebbe il benessere, con tutto quello che ne consegue per la salute pubblica e, dunque, non ultimo, per le casse dello Stato. In televisione ci sono andato, prendendomi insulti e schiaffi, proprio per farlo sapere a tutti. Più di così cosa devo fare? Venire a casa vostra a imboccarvi tutti quanti? Cari diabetici, dal momento in cui avete letto queste righe non avete più scuse. Chi è causa del suo male, poi pianga se stesso.
Ora mi rivolgo a te che stai leggendo, che sei diabetico, hai capito che con il cibo che trovi nel tuo supermercato usato in chiave biochimica ormonale puoi guarire? Sono io che ti parlo, il dr. Lemme.