Il ddl sulle vittime stradali da incuria è legge: nato dal crollo del Ponte Morandi

Via libera definitivo alla Camera alla proposta per il riconoscimento di benefici post eventi dannosi derivanti da cedimenti di infrastrutture.

Roma – Via libera definitivo della commissione Ambiente della Camera alla proposta di legge per il riconoscimento di benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale. Il testo, approvato all’unanimità in sede legislativa, è legge. Nato dopo il crollo del Ponte di Genova prevede, tra l’altro, l’istituzione di un fondo con una dotazione pari a 7 milioni di euro per l’anno 2025 e a 1,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Dopo la tragedia del Morandi oltre al fronte giudiziario si è mossa anche la politica. Il 21 novembre scorso l’Aula del Senato aveva approvato all’unanimità il disegno di legge ‘Benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo Nazionale’. Il provvedimento era poi passato alla Camera. “Nonostante non ci sia alcun risarcimento che possa ripagare le 43 vittime” del Ponte Morandi“questo è un atto di giustizia, come hanno ricordato tanti colleghi, perché non succeda mai più quello che è successo quel 14 agosto”, aveva detto la vicepresidente del Senato, Maria Domenica Castellone, al termine della votazione.

Il Ponte Morandi, Genova

Anche il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi aveva espresso grande soddisfazione: “Si tratta di un provvedimento nato su iniziativa del Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’ e prevede una serie di interventi in favore delle vittime, dei loro familiari e delle persone danneggiate da eventi simili. La norma si basa sul principio della solidarietà sociale: l’intervento dello Stato in termini di sostegno alle vittime deve costituire una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria”. Tra le misure introdotte con il provvedimento ci sono elargizioni economiche, borse di studio per i figli e gli orfani delle vittime: “Una norma importante. Stiamo dicendo che lo Stato c’è – aveva aggiunto la senatrice ligure della Lega Stefania Pucciarelli -. Auspichiamo che il provvedimento sia approvato presto in via definitiva”.

Il ddl mira non solo a elargire risorse ai familiari delle vittime e a chi, a seguito di crolli di infrastrutture di rilievo nazionale, abbia riportato un’invalidità superiore al 50%, ma anche borse di studio per figli e orfani per ogni anno scolastico e accademico, dalla primaria all’università. Come avviene nel caso dei familiari delle vittime del terrorismo, è prevista per i beneficiari la possibilità di accedere alle assunzioni dirette da parte dello Stato. Ai familiari stranieri residenti in Italia al momento del decesso del parente, inoltre, potrà essere concessa la cittadinanza italiana (se residenti da almeno 5 anni al momento della concessione). Autentico promotore dell’iniziativa legislativa, il Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’, che riunisce i familiari della maggior parte delle 43 persone che persero la vita nel crollo e che hanno lavorato per un disegno di legge che nascesse anche dalla loro esperienza.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa