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Il ddl sicurezza è “populista e illiberale”: i penalisti in stato di agitazione

Sciopero delle Camere penali dal 4 al 6 novembre e indice una manifestazione nazionale: ‘Troppo rigore punitivo verso i soggetti più deboli’.

Roma – Sciopero di tre giorni dei penalisti contro il ddl Sicurezza. A proclamarlo l’Unione delle Camere penali, secondo cui il provvedimento ha una “matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli”.

E viola il principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità, introducendo “una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura”. Gli avvocati si asterranno dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 4, 5 e 6 novembre, e nella giornata del 5 terranno a Roma una manifestazione nazionale per “sollecitare il Parlamento ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione ed ai principi del diritto penale liberale”.

Viene indetta “per il 5 novembre 2024, alle ore 10.00, una manifestazione nazionale a Roma presso il Centro Congressi ‘Roma Eventi Fontana di Trevi’, in piazza della Pilotta n. 4″ alla quale la giunta dell’Ucpi invita “sin da ora l’avvocatura e l’accademia per un confronto sui temi imposti dall’iniziativa normativa, al fine di sollecitare il Parlamento ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione ed ai principi del diritto penale liberale, sensibilizzando l’opinione pubblica sul pericolo che simili legislazioni securitarie e illiberali possano incidere irreversibilmente sulla tenuta democratica dell’intero sistema penale”.

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