Il caso di Mezzago e le bizzarrie del tempo: la strada sommersa da pesci che nuotano

Lo spettacolo insolito ha sorpreso gli abitanti del piccolo paese situato a est di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza.

Roma – Le esondazioni dei fiumi portano i pesci a…nuotare nelle strade! Certo che ne succedono di cose bislacche in questo mondo, che pare aver perso la bussola. Fatti che suscitano ilarità mista a preoccupazione! Lo scorso mese di maggio, in Lombardia, precisamente a Mezzago, un piccolo comune di circa 5mila abitanti della provincia di Monza-Brianza, facente parte del territorio del Vimercatese, è successo qualcosa di incredibile, clamoroso. Ovvero, sul territorio brianzolo ha imperversato, scatenando la sua ira, un forte maltempo, con tutti i danni che, ormai, sono diventati consueti per le nostre zone: grandine, allagamenti, esondazioni di fiumi e torrenti, con danni alle strutture e agli esseri umani.

Ma quello che è successo in questo ridente paese da bambini avrebbe scatenato stupore e dolce stordimento, perché questo avvenimento era possibile visualizzarlo solo nei cartoons. Lo scorso 15 maggio a causa delle piogge torrenziali, le strade di questo tranquillo borgo, dopo lo straripamento di un torrente, è stata invase da una miriade di pesci che si agitavano in pochi centimetri d’acqua, tra tombini e marciapiedi. Le immagini sono state diffuse da “Welcome to favelas” e diventati virali. Quest’ultima è una pagina Facebook in cui vengono postate immagini di degrado, soprattutto di periferie, politicamente scorrette: minacce, mancanza di rispetto, di gusto, di umanità e di senso civico tratte un po’ da ogni angolo del Paese.

E’ una pagina discussa e seguita sul web, sfacciata e senza peli sulla lingua, che documenta e racconta la cronaca italiana. Lo straripamento ha riguardato il “Laghetto del Bosco” popolato da pesci gatto. Forse hanno approfittato della terribile occasione per… gironzolare e nuotare tra le strade del paesino, imitando i quasi omonimi felini, alla ricerca di cibo! E‘ stato come guardare un acquario a cielo aperto. In quelle giornate, tra la zona settentrionale di Milano e la Brianza, i rovesci temporaleschi sono stati caratterizzati da forte intensità. La violenza di questi eventi ha fatto straripare i fiumi Lambro e Seveso, i cui effetti hanno prodotto chiusure stradali e allagamenti su vasta scala.

Per non essere da meno dei fiumi più grandi, anche laghetti e piccoli torrenti, come nel caso di Mezzago hanno deciso di darsi… un sacco di arie, esondando. Quando Zeus, i re dell’Olimpo nella mitologia greca, nonché dio dei fenomeni atmosferici, ha deciso di porre le armi e di placarsi, gli abitanti di Mezzago si sono riversati in strada per rendersi conto di quali danni si fossero verificati. La scena che si sono trovati di fronte è sembrata uscire da un film di fantascienza e ha destato grande meraviglia. Qualcuno ha balenato l’idea, per un attimo, di… aprirsi una pescheria, tanto erano numerosi i pesci. Poi, però, è prevalso il buon senso e si sono messi di buzzo buono per salvare gli inaspettati visitatori, riportandoli, in appositi secchi, nel loro habitat abitudinario. Comunque, lo strano fenomeno, non è stato un’esclusiva di Mezzago.

Lo stesso evento si verificò, nel 2018, nella provincia di Trento, dove esondò il fiume Brenta coi pesci che nuotavano per le strade. Così come successe in Cina qualche anno prima. Il fatto accaduto, con molta probabilità, è dovuto ai cambiamenti climatici. Se in futuro si desidera evitare l’invasione di pesci e di essere sommersi dall’acqua, delle soluzioni bisogna pur trovarle, perché così non si va da nessuna parte!

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