A Spoleto la mostra “Segni di speranza dai luoghi del sisma”: 50 opere restaurate, un simbolo di rinascita culturale per l’Umbria.
Spoleto – In occasione del Giubileo della Speranza e a nove anni dal devastante terremoto del Centro Italia, la città di Spoleto celebra la rinascita dell’arte e dell’identità umbra con la mostra “Segni di speranza dai luoghi del sisma”, un evento che racconta la resilienza delle comunità attraverso il restauro di circa cinquanta opere d’arte salvate dalle macerie e riportate al loro splendore.

I capolavori esposti – sculture, dipinti, oreficerie – provengono dalle zone più colpite dal sisma del 2016, come Norcia, Castelluccio, Savelli, Serravalle. Tra questi, la Madonna adorante di Castelluccio, la Madonna col Bambino di Onde di Serravalle, e l’Annunciata del Museo della Castellina di Norcia. Opere fragili nella materia, ma forti nel valore identitario che portano con sé.

Emblematico il recupero del Crocifisso attribuito a Benedetto da Maiano e del tabernacolo con la Madonna Bianca da Ancarano: esempi di come il restauro non sia solo tecnico, ma anche sociale e spirituale, un vero “ricucire” il legame tra le opere e le comunità di riferimento.
La mostra si articola in diverse sedi. Il Museo Diocesano e Basilica di Sant’Eufemia: accolgono quattro opere simbolo della rinascita culturale, già custodite nella “Sala della bellezza ritrovata”, il deposito visitabile allestito a Spoleto nel 2021. La Rocca Albornoz invece ospita dieci opere di altissimo valore devozionale e storico, tra cui il Reliquiario del dente di San Benedetto, il Crocifisso di Giovanni Antonio di Giordano, e l’Annunciata di Jacopo della Quercia, che pur mutilata, si fa potente metafora della speranza che resiste.

Curata da Costantino D’Orazio, Giovanni Luca Delogu, Paola Mercurelli Salari e Andrea Rutili, la mostra diventa così un simbolo concreto del riscatto post-sisma: ricostruire muri, sì, ma anche ricostruire memoria, identità, coesione. Perché – come ha ricordato il sindaco di Norcia – “la rinascita di un territorio passa anche dalla bellezza”.
L’iniziativa è accompagnata dal catalogo Sillabe Editore, con contributi critici e storici di studiosi e curatori. Informazioni: www.duomospoleto.it