In servizio nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere, l’agente è stato trovato con un chilo di droga, mentre altri due erano nascosti nella sua auto.
Caserta – Gli agenti del Nucleo Investigativo Centrale e del reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno arrestato un assistente capo della Polizia Penitenziaria di 52 anni, trovato in possesso di un chilogrammo di hashish destinato ai detenuti. Durante una successiva perquisizione nella sua automobile, sono stati rinvenuti altri due chilogrammi della stessa sostanza stupefacente. Dopo l’arresto, l’uomo è stato trasferito al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.
“Il corpo di Polizia Penitenziaria – hanno dichiarato Giuseppe Moretti, presidente dell’Uspp, e Ciro Auricchio, segretario regionale – possiede gli strumenti necessari per allontanare chi non è degno di indossare la divisa. L’assistente infedele non solo ha tradito lo Stato, ma anche la fiducia dei suoi colleghi”.
Hanno poi sottolineato che “la Polizia Penitenziaria opera con professionalità in oltre 200 istituti del Paese, affrontando quotidianamente un contesto complesso come quello delle carceri, sempre nel rispetto della legalità e dei valori democratici e costituzionali”. Infine, i sindacalisti hanno evidenziato l’impegno degli agenti di Santa Maria Capua Vetere: “Nonostante le difficoltà legate alla carenza di organico, il personale continua a svolgere con grande responsabilità il proprio compito istituzionale, garantendo l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto”.