Ha lottato un’ora per difendersi la 18enne stuprata sabato notte nel Milanese

Caccia al colpevole: gli inquirenti stanno seguendo diverse piste, non da ultimo quella dei balordi legati allo spaccio di stupefacenti.

Milano – Ha lottato per un’ora contro lo stupratore la ragazza di 18 anni che nella notte tra sabato e domenica scorsi è stata vittima di una brutale violenza sessuale nei pressi del sottopassaggio della stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro, al confine tra le province di Milano e Lodi. Secondo la ricostruzione della Procura di Lodi, la giovane avrebbe lottato nel tentativo di sfuggire al suo aggressore, riportando lividi e segni di colluttazione su varie parti del corpo.

La giovane, residente nella periferia nord di Milano, si trovava in via del Bissone, vicino alla stazione di San Zenone al Lambro, per prendere il treno delle 23.04 che l’avrebbe riportata a casa dopo una serata trascorsa con una parente. Intorno a mezzanotte, un uomo sconosciuto l’ha sorpresa alle spalle, trascinandola con la forza in un’area verde accanto al sottopassaggio, tra alberi, erba alta e un muro di cemento. Qui, nonostante i disperati tentativi della ragazza di difendersi, l’aggressore l’ha picchiata e violentata. La vittima, in stato di shock, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Melegnano subito dopo essere riuscita a chiamare il 112. Presentava segni di colluttazione, tra cui lividi su braccia, gambe e una botta alla testa, come confermato dai medici del Policlinico di Milano, dove è stata inizialmente trasportata in codice giallo dall’ambulanza della Croce Bianca di Melegnano. Successivamente, è stata trasferita al Centro Antiviolenza della Clinica Mangiagalli, specializzato nella gestione delle vittime di abusi sessuali, dove sono stati effettuati tamponi e accertamenti che hanno confermato la violenza. La giovane è stata supportata anche da psicologi per affrontare il trauma subito.

Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste, non da ultimo quella dei balordi legati allo spaccio di stupefacenti.

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