Grande Guerra, sul Crozzon di Lares riaffiorano i resti di un caduto austro-ungarico

Il recupero è stato effettuato dai Carabinieri e dal Soccorso Alpino di Carisolo-Campiglio. La salma è riaffiorata dal ghiacciaio sull’Adamello a 3.100 metri di quota.

Trento – I resti di un altro caduto della Grande Guerra, un soldato appartenente con molta probabilità all’Esercito austro-ungarico, sono riemersi in località Crozzon di Laresin Val Rendena, a 3.100 metri di quota nel gruppo dell’Adamello. Il recupero è stato effettuato dai Carabinieri della Stazione di Carisolo e della Squadra di Soccorso Alpino Carabinieri di Madonna di Campiglio-Carisolo,  dipendenti dalla Compagnia di Riva del Garda, che hanno collaborato con la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Provincia di Trento. Oltre ai resti ossei e al tessuto organico sono stati recuperati elementi della giubba e del cappotto ancora quasi integri.

I resti del soldato sono stati portati al cimitero di Trento e, dopo le autorizzazioni della Procura della Repubblica, è stato messo a disposizione dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria del Ministero della Difesa (Onor Caduti), che condurrà ulteriori accertamenti – anche grazie ad esami autoptici e ricerche d’archivio e documentali – per ricostruirne la storia. E possibilmente restituirgli un nome.

Il recupero è avvenuto grazie agli specialisti dell’Arma inquadrati nella Squadra di Soccorso Alpino, che più volte hanno partecipato a recuperi analoghi, oltre che ai normali servizi di soccorso in montagna.

Solo un paio di settimane fa, nei giorni di Ferragosto, lo scioglimento dei ghiacciai aveva portato al recupero dei resti di altri due soldati, due fanti italiani – forse della Brigata Marche – riaffiorati a quasi 3.000 metri di quota sulla Marmolada. Nello stesso periodo sul Monte Civerone, in Valsugana, sono stati recuperati anche i resti di due soldati austro-ungarici morti tra il 25 e il 26 maggio 1916 durante l’offensiva militare conosciuta con il nome di “Strafexpedition”.

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