Nuovo provvedimento in arrivo per accelerare la fase esecutiva degli sfratti. Riunioni la prossima settimana in vista del Consiglio dei ministri.
L’esecutivo si prepara a intervenire nuovamente sul tema degli sfratti con un decreto legge dedicato all’emergenza abitativa. Secondo quanto risulta all’AGI, il provvedimento arriverà a breve sul tavolo del Consiglio dei ministri con l’obiettivo di semplificare e velocizzare le procedure di rilascio degli immobili. Sono in programma incontri tecnici nei prossimi giorni, in preparazione della riunione governativa prevista per mercoledì.
Il decreto, elaborato dal ministero della Giustizia in collaborazione con altri dicasteri tra cui quello degli Interni, si concentra principalmente sulla fase esecutiva delle ordinanze di sfratto. L’intento è superare i blocchi che ancora oggi rallentano concretamente il rilascio degli immobili, anche quando le sentenze sono già state emesse. In sostanza, si vuole tutelare chi ha già un contratto regolare e si trova impossibilitato a rientrare in possesso della propria abitazione.
Il nuovo intervento normativo si inserisce come proseguimento del decreto sicurezza, che aveva già introdotto misure più stringenti. Quel provvedimento aveva inasprito le sanzioni contro le occupazioni illegali, reso più snello l’iter per ottenere lo sfratto e rafforzato le garanzie per i proprietari che rispettano le regole. Era stato anche istituito il reato di occupazione arbitraria, punibile fino a sette anni di carcere, che consente l’intervento immediato delle forze dell’ordine quando un immobile viene occupato senza alcun titolo. Inoltre, le procedure non vengono più bloccate dalla presenza di inquilini morosi quando i requisiti per abitare sono venuti meno.
Nonostante questi strumenti, però, la fase pratica dell’esecuzione continua a presentare difficoltà. Da qui la necessità di un ulteriore intervento mirato proprio a rendere effettive le decisioni dei tribunali.
I numeri forniti dal Viminale fotografano una situazione in crescita: nel 2024 sono stati emessi oltre 81.000 provvedimenti di sfratto, la maggior parte dei quali motivati da mancati pagamenti. Le richieste di esecuzione effettiva ammontano a 40.158. Le aree geografiche più colpite sono il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Umbria, il Lazio e la Campania.
Con il nuovo decreto il governo punta dunque a ridurre il divario tra sentenze pronunciate e sfratti effettivamente portati a termine, cercando di offrire risposte concrete a proprietari che attendono mesi, quando non anni, per rientrare in possesso delle proprie abitazioni.