Da quasi quattro anni nessuna segnalazione attendibile sulla donna sparita nel nulla ma, certamente, qualcuno sa.
BAGHERIA (Palermo) – Dal 13 novembre del 2016 non si hanno più notizie di Giuseppina Francesca Ventimiglia, detta Giusy, 35 anni, la mamma di Bagheria scomparsa nel nulla in via Dolce Impoverile, una vasta zona periferica del comune palermitano sommersa dai rifiuti. Il fratello Salvo lancia un nuovo appello a chi sa che fine ha fatto la sorella. Quella di Giusy è una vicenda triste, zeppa di omertà e colpevoli silenzi. All’epoca dei fatti la donna è separata e vive con un figlio di 17 anni e l’anziano padre in una casa di proprietà del genitore.
Dopo la separazione Giusy ha frequentato diversi uomini, alcuni dei quali sposati. Nulla di serio ma alcuni di questi amici più stretti pare avessero iniziato a frequentarla più assiduamente. Nel primo pomeriggio del 13 novembre 2016 di Giusy si perdono le tracce e sino ad oggi, ovvero nel momento in cui andiamo in stampa, nessuno è stato in grado di fornire informazioni utili al suo ritrovamento. Giusy, ad appena 14 anni, incontra Michele, un uomo più grande di lei del quale si innamora perdutamente. La famiglia della ragazzina non vede di buon’occhio quel rapporto privo di equilibrio e tenta di ostacolare la relazione sentimentale senza riuscirvi. Giusy, pur di inseguire il suo sogno d’amore, ricorre alla classica “fuitina”, una vera e propria fuga romantica durante la quale è d’obbligo trascorrere una notte di passione con il proprio fidanzato per mettere tutta la parentela, ma soprattutto i genitori renitenti, davanti al fatto compiuto.
Così accade. Dopo qualche anno dall’unione con Michele nascerà un bimbo ma il matrimonio andrà avanti fra alti e bassi. L’uomo si dimostrerà violento e irascibile tanto che Giusy, stanca di angherie e soprusi, finirà col denunciarlo per maltrattamenti. La separazione è inevitabile e per la povera Giusy inizia un calvario infinito da cui tenta di sottrarsi frequentando altri uomini, spesso della stesa risma del marito, che finiscono col peggiorare il suo stato depressivo alternato a rari momenti di serenità. I fratelli ed il padre della donna sono preoccupati ma non pensano al peggio sino a quando Giusy non sparisce come un fantasma, praticamente sotto gli occhi di tutti.
Il 13 novembre di tre anni fa Giusy esce di casa di buon mattino avvolta nella sua mantella rossa. Sono le 7.30 quando la donna si incontra con Floriana, la sua migliore amica con la quale si confida davanti ad un buon caffè sorbito in un bar del centro. Alle ore 10,30 Giusy Ventimiglia, una volta congedata l’amica del cuore, incrocia una coppia di amici che la vedono camminare per via del Fonditore, su cui insistono numerose telecamere di sorveglianza. A 500 metri dal bar dove aveva fatto colazione con la sua amica, ovvero a ridosso della via Dolce Impoverile, Giusy si dilegua come uno spettro, praticamente ingoiata dalla campagna circostante. Nonostante il ripetuto interesse sul caso di Chi l’ha Visto, di Giusy Ventimiglia non si saprà più nulla. Nemmeno un indizio che possa dare speranza alla famiglia, ormai convinta che alla congiunta sia accaduta qualcosa di brutto:
“…Non abbiamo ricevuto nessuna notizia, nessuna telefonata, a questo punto pensiamo al peggio – dice il fratello Salvo – non posso credere che Giusy non abbia detto alla sua migliore amica Floriana con chi aveva appuntamento quella mattina, non è da lei… Spero che le indagini proseguano perché c’è chi sa e non parla… A me non servono parole di conforto, serve aiuto… Ai miei compaesani dico che nessuno di voi mi ha mai chiamato per fornire informazioni utili alle indagini. Perché? La colpa maggiore è dell’omertà. Ma questa omertà quanto vi rende forti? L’omertà è legge? Rende più virili gli uomini? Bisogna denunciare…”.
Giusy ha gli occhi azzurri, i capelli biondi e una corporatura esile. E’ alta 1,55 metri e il giorno della scomparsa indossava una mantella rossa, un paio di jeans e scarpe da ginnastica bianche e grigie. Chi ha rapito la donna per farle fare una brutta fine?