Devis Dori presenta un’interrogazione al ministro: “Chiediamo certezze sullo svolgimento, la preoccupazione dei praticanti è legittima”.
Roma – “Chiediamo che sia data definitiva stabilità alle attuali modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione forense previste per la sessione 2025, consistenti in una sola prova scritta e una prova orale con voto minimo 90, estendendole definitivamente alle successive sessioni di esame di Stato”. Lo chiede con una interrogazione al ministro Nordio il capogruppo di AVS alla Camera Devis Dori.
L’accesso alla professione, “dopo la riforma del 2012 che prevedeva tre prove scritte ed una orale, – fa notare Dori – ha subito diverse modifiche fino alla legge 87 del 2023 che nel periodo Covid ha stabilito una prova scritta e una prova orale, modalità prorogata di anno in anno. Chiediamo che quest’ultima modalità sia definitiva per dare certezze ai futuri aspiranti avvocati visto che indiscrezioni apparse in alcuni siti web mettono in dubbio le future modalità di svolgimento degli esami. È legittima – aggiunge – la preoccupazione dei praticanti avvocati, vanno date certezze”.
L’interrogazione chiede quindi al Ministro se intenda confermare in via definitiva il modello attuale dell’esame, considerato idoneo a valutare le competenze dei candidati, senza costringerli a continui cambiamenti normativi.