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Giubileo 2025 e Olimpiadi Milano-Cortina: attrattori turistici di dimensione globale

ISNART con la propria piattaforma di data for destination “Stendhal” ha elaborato due distinte sentiment analysis su Roma e Milano.

Roma – L’evoluzione del turismo in Italia nell’ultimo anno e la grande sfida rappresentata dal Giubileo 2025 e dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 sono stati i temi al centro del confronto della 3° Giornata Nazionale del Turismo, da Unioncamere e ISNART Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. In Italia nel 2023, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, sono state registrate 852 milioni di presenze turistiche, 41% delle quali rappresentate da millennial (28-42 anni) che si confermano componente principale della domanda.

Le presenze hanno premiato principalmente Città d’Arte e Cultura (40,4%), Mare (26,6%) e Montagna (16,6%). L’Osservatorio ha inoltre misurato l’evoluzione delle principali motivazioni di viaggio nel periodo 2012-2023: il trend di crescita vede la Cultura confermarsi per il secondo anno al primo posto (era settimo), l’Enogastronomia passare dall’11esimo al quinto posto e gli Eventi, passati dal 19esimo al 12esimo posto, capaci di attrarre oramai il 6,5% dei flussi turistici.

Non è dunque un caso che anche le previsioni per il Giubileo del prossimo anno e le Olimpiadi invernali del 2026 confermino in pieno questo trend. Per il Giubileo, sono previsti 35 milioni di arrivi turistici che genereranno 105 milioni di presenze, con un raddoppio atteso dei flussi per una spesa turistica di 16,7 miliardi di euro. Per le Olimpiadi Milano-Cortina, sono previsti 513mila arrivi, +34% rispetto allo stesso periodo del 2023, per 1,8 milioni di presenze ed una spesa turistica di 281 milioni di euro.

Secondo le stime ISNART (su dati Istat, Location Intelligence ed AirDna) per entrambi gli eventi emerge un rischio overbooking: molto elevato per il Giubileo, in considerazione dei 400 mila posti letto di attuale capacità ricettiva che già oggi presentano un tasso di occupazione medio annuale del 66%; probabile per Milano-Cortina, considerati gli attuali 250 mila posti letto con un tasso di occupazione medio nel periodo del 63%, parzialmente mitigato dal fatto che le maggiori presenze si distribuiranno in un territorio più ampio.

Per contribuire ad affrontare questi due momenti unici e straordinari di domanda turistica nazionale e internazionale, ISNART attraverso la propria piattaforma di data for destination “Stendhal” ha elaborato due distinte sentiment analysis su Roma e Milano, basate sulle percezioni dei turisti che hanno trascorso un periodo di vacanza nelle due città: in che modo hanno percepito i servizi fruiti, che tipo di esperienza hanno avuto e qual è stata la percezione complessiva del loro viaggio.

In particolare, i differenziali tra percezioni positive e negative sembrano indicare tra le priorità di intervento per entrambe le destinazioni quelle legate a inquinamento, sicurezza, qualità delle informazioni e rapporto tra costo e qualità dei servizi. “Nei prossimi due anni, gli occhi di tutto il mondo saranno posati sul nostro Paese. Abbiamo un’opportunità straordinaria – ha dichiarato la Presidente di ISNART Loretta Credaro – per favorire lo sviluppo delle nostre filiere turistiche puntando sull’ottimizzazione delle soluzioni, sulla qualità dell’offerta, sulla sostenibilità, sulla digitalizzazione e sulla maturazione delle competenze”.

ISNART, grazie agli strumenti di analisi e di indagine dei flussi turistici, è pronta per mettere a disposizione delle imprese, degli operatori e delle istituzioni tutti gli strumenti che possano contribuire ad effettuare le migliori scelte a sostegno dell’ulteriore valorizzazione delle bellezze e dei patrimoni che rendono l’Italia uno scrigno amato nel mondo”, ha concluso Credaro.

Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, sottolinea come le previsioni mostrino “in entrambi i casi un forte rischio di overbooking, con una capacità ricettiva probabilmente insufficiente a far fronte al numero consistente di turisti attesi. Un fattore di debolezza per le nostre imprese è però anche quello legato alla disponibilità di personale da collocare in azienda. Anche questo è un aspetto che può incidere sulle reali
capacità ricettive del sistema dell’accoglienza. Su quasi 1milione e 146mila entrate di personale programmate nel 2023, il 47,7% era difficile da reperire, nel 31,7% dei casi per mancanza di candidati. Il turismo è uno di quei settori in cui la difficoltà a trovare candidati è diventata quasi di tipo strutturale, considerando che la quota della difficoltà di reperimento nel 2019 era al 24,6%, inferiore quindi alla media 26,4%”.  

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