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Giornata mondiale dell’Ambiente, dalla politica agli esperti uno sguardo al futuro

Il ministro Pichetto: “Va dedicata ai giovani e al loro impegno attivo”. Ma il M5S accusa: “Impoverimento del dibattito politico sul tema”.

Roma – La Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata ogni anno il 5 giugno, è un evento globale promosso dalle Nazioni Unite per sensibilizzare e incoraggiare azioni a favore della protezione del nostro Pianeta. Istituita nel 1972 durante la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano, questa giornata rappresenta un’opportunità per riflettere sulle problematiche ambientali e per mobilitare le risorse collettive a favore di un futuro sostenibile. Durante questa giornata, in tutto il mondo vengono organizzate numerose iniziative, tra cui conferenze, workshop, attività di pulizia, piantumazioni di alberi e campagne educative. Queste attività mirano a coinvolgere il pubblico e a promuovere comportamenti ecologicamente responsabili. I governi, le organizzazioni non governative, le scuole e le comunità locali giocano un ruolo cruciale nel diffondere il messaggio e nel promuovere azioni concrete.

Dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin, arriva il messaggio che la cura del nostro Pianeta “non è qualcosa di astratto, ma un richiamo diretto alla responsabilità intergenerazionale, in un contesto di cambiamenti climatici che pesa sempre più sui sistemi naturali, economici e sociali”. “Le politiche di adattamento e resilienza – spiega – sono, mai come oggi, cruciali per affrontare l’attuale condizione di sofferenza delle matrici ambientali: le affrontiamo compiutamente nel nostro Piano di Adattamento, che contiene 361 azioni a difesa degli ecosistemi. Questo governo – aggiunge – punta sulla ripresa, dopo lungo tempo, del percorso infrastrutturale di quelle opere imprescindibili sul territorio che possono contenere i rischi e potenzialmente aprirci anche a nuove opportunità di crescita”.

Gilberto Pichetto Fratin

“Saper connettere le politiche climatiche alle scelte energetiche – aggiunge Pichetto – è oggi la grande sfida che abbiamo di fronte: lo sviluppo sempre più sostenuto delle rinnovabili, in particolare, servirà a una transizione giusta ed economicamente sostenibile”. “Il PNIEC, che entro fine mese invieremo in versione definitiva all’Europa – spiega il ministro – saprà indicare una via italiana allo sviluppo sostenibile pragmatica e ambiziosa”. “Connesso a questo tema – prosegue – c’è l’affermazione a ogni livello dell’economia circolare, che stiamo sviluppando anche attraverso gli ingenti stanziamenti del PNRR, così come l’affermazione di nuove tecnologie e innovazioni che possano farci voltare pagina rispetto al passato”. E conclude che la giornata dell’Ambiente “va dedicata ai giovani e al loro impegno attivo per la causa ambientale. Il loro contributo di idee e di proposte è irrinunciabile”.

L’Ambiente però come tutto diventa anche terreno di scontro politico. I parlamentari M5S delle commissioni Ambiente e Attività produttive di Camera e Senato, sottolineando come nel nostro Paese “stiamo assistendo a un impoverimento del dibattito politico su temi che invece sono prioritari, come la lotta al cambiamento climatico, la sicurezza energetica, la necessità di investire maggiormente nelle energie rinnovabili, la tutela dell’ambiente che è strettamente connessa alla salute delle persone. Investire nella transizione ecologica ed energetica significa puntare sull’occupazione, lo sviluppo, sul garantire un futuro sostenibile alle generazioni future. Ma purtroppo constatiamo che su queste materie non c’è la giusta attenzione. È necessario invece che le politiche ambientali ritornino a essere protagoniste nelle agende degli esecutivi”.

Di fronte a problemi come “l’inquinamento, le attuali condizioni socio ambientali, la necessità di creare un sistema alimentare sostenibile, la siccità, la desertificazione, i rischi di dissesto idrogeologico, – insistono i parlamentari M5S – vediamo ancora poco interesse. Non possiamo accettare che prevalgano gli interessi legati agli investimenti in armi, mentre si mettono da parte temi come l’ambiente e il cambiamento climatico. Servono maggiore consapevolezza e impegno. Il Movimento 5 Stelle ha sempre mostrato la massima attenzione, anche nel nostro programma elettorale per le prossime elezioni Europee è dedicato ampio spazio a queste tematiche. L’agenda green deve ritornare a essere prioritaria, è stato perso fin troppo tempo e adesso su molti fronti siamo già in una fase di emergenza che non può essere ignorata”.

Sul punto interviene anche Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, che sottolinea come la Giornata mondiale dell’Ambiente “non dev’essere solo una celebrazione, ma un richiamo all’azione per individui, comunità, imprese e governi. Quest’anno, le iniziative correlate all’evento si concentrano sul ripristino dei territori, sulla lotta alla desertificazione e sulla resilienza alla siccità. La scelta di questo tema, peraltro, sottolinea la necessità urgente di affrontare il degrado del suolo, che colpisce il 40% del globo e minaccia il
benessere di metà della popolazione mondiale”.

Le statistiche della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, aggiunge in una nota, “evidenziano una situazione allarmante: dal 2000, il numero e la durata dei periodi di penuria idrica sono aumentati del 29% e, senza un’azione urgente, entro il 2050, la siccità potrebbe colpire oltre tre quarti della popolazione mondiale. Sia l’Ue sia il nostro Governo – esorta Bocchi – devono farsi carico di politiche che coniughino salvaguardia ambientale, sviluppo e occupazione. Il Green Deal, al momento, è solo sulla carta: va
strutturato, sin da ora, con scelte coerenti e concrete e anche con un rinnovato approccio culturale che coinvolga tutti e che determini un nuovo sistema economico, cosciente della limitatezza delle risorse naturali e della necessità della loro equa distribuzione” conclude.

Anche la Guardia Costiera invia il suo messaggio su X: “Si celebra oggi la Giornata mondiale dell’Ambiente e quella contro la pesca illegale”, ricorda sottolineando che la “tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino, salvaguardia degli stock ittici e della pesca sostenibile, sono tra i compiti primari che rientrano nelle funzioni della Guardia costiera”. Il segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota, punta l’attenzione sulle elezioni alle porte. “Sui temi ambientali – afferma il sindacalista commentando le prossime elezioni europee – vediamo campagne assai vaghe, contraddittorie e poco entusiasmanti, basta vedere le polarizzazioni e i conflitti alimentati dai partiti italiani, spesso purtroppo anche favorendo approcci ideologici e fake news che avvelenano un’opinione pubblica già abbastanza disorientata”.

La federazione è impegnata in eventi su tutto il territorio nazionale con la campagna “Fai bella l’Italia”. E Rota ricorda: “Anche la nostra organizzazione ha criticato, in più occasioni, alcune scelte compiute a Bruxelles, ma lo abbiamo fatto sempre nelle sedi opportune, con i nostri strumenti, negoziando e dialogando con tutti gli attori. Dunque, anziché demonizzare l’Europa e ridicolizzare l’Unione, la politica dovrebbe occuparsi di portare più Italia nel Vecchio Continente. Ne gioverebbe l’Europa stessa, perché abbiamo tante buone pratiche da promuovere, come i tanti primati italiani in materia di economia circolare. Questa ricchezza del nostro tessuto produttivo, queste posizioni conquistate con il grande impegno di imprenditori e lavoratori, non vanno sprecate, e per farlo dobbiamo favorire una politica europea più flessibile nel riconoscere le specificità dei singoli paesi, ma rigosa nel darsi obiettivi in linea con l’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile”.

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