Giallo su rissa Delmastro-candidato sindaco Fdi Biella, loro smentiscono e Renzi ironizza

Corriere e Repubblica lanciano la bomba ma i due replicano: “Da 35 anni insieme e per altri 35. Un brindisi alla faccia di chi ci vuole male”.

Roma – Per due giorni era trapelata qualche indiscrezione su una presunta rissa tra il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e il candidato sindaco FdI a Biella, sostenuto da tutto il centrodestra, Marzio
Olivero. Voci insistenti e scomode, tanto che poi hanno zittito i rumors con una nota ufficiale in cui hanno detto a chiare lettere: “Escludiamo categoricamente qualsivoglia rissa e/o discussione intervenuta fra di noi”. Eppure ci sono state molte persone, testimoni in particolare, che dicevano il contrario.

Tra il serio e il faceto comunque il leader di Italia viva, Matteo Renzi, prende la palla al balzo e ironizza: i giornali riportano che durante una cena a Biella con il sottosegretario e altri dirigenti di Fratelli d’Italia sarebbe scoppiata una rissa ed è dovuta intervenire la scorta. Andare a cena con Delmastro sta diventando un lavoro usurante…”. Renzi ha voluto fare la battuta ribadendo come Delmastro, “da cui dipende la polizia penitenziaria, continua a non rispondere all’invito di relazionare in Aula sulle vicende dello sparo di Capodanno“.

Il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro

Ma il sottosegretario e il candidato sindaco smentiscono categoricamente: “Una accesa lite, c’è chi ha parlato di una quasi rissa – che si sarebbe verificata sabato sera nel corso di una cena elettorale, tanto da costringere, sempre secondo le voci, la scorta a intervenire. Sono 35 anni che facciamo politica insieme – precisano i due – e sempre dalla stessa parte. In questi anni non sono mancate anche discussioni, come avviene fra persone libere e franche. Nulla però – assicurano – è avvenuto sabato, tanto meno in relazione a presunte nomine che, per quel che ci consta, non sono mai state avanzate da nessuno”.

“Abbiamo semmai discusso, come sempre goliardicamente – fanno notare -, del futuro del Monoblocco, ex ospedale di Biella, che ci vede da sempre simpaticamente divisi. Chi fa politica per passione non parla di nomine e semmai – dicono ancora Delmastro e Olivero – discute allegramente del futuro della città. Si rassegni chi alimenta certe voci: siamo da 35 anni insieme e saremo insieme per i prossimi 35 anni. Un brindisi alla faccia di chi ci vuole male”. A raccontare della scaramuccia in effetti sono stati i nemici giurati di Fratelli d’Italia: Repubblica e il Corriere della Sera. “A pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca”, diceva Giulio Andreotti.

Secondo la ricostruzione dei due quotidiani la quasi rissa sarebbe accaduta a una serata elettorale venerdì sera a Biella, al Mebo. Delmastro, a quanto viene raccontato, affronta a muso duro Olivero, “tanto che la scorta del sottosegretario è costretta a intervenire due volte (c’è chi se ne ricorda tre) per separare le due persone. Motivo del contendere? Una nomina di un revisore dei conti della locale Cassa di risparmio, alla quale Olivero aveva dato il via libera”, asseriscono i due giornali. “Come ti sei permesso di fare una nomina politica, senza consultarmi?” sarebbe stato il succo della reazione di Delmastro.

Lo scontro, sempre secondo Repubblica e Corriere, avrebbe scosso il candidato del suo stesso partito, che “quindi ieri ha deciso di convocare tutte le forze della coalizione per chiedere, in sostanza, se ci fossero ancora le condizioni per andare avanti con il proprio nome”. Dopo che sul sito di Repubblica è uscita la notizia del confronto acceso, parlando con la Stampa Olivero avrebbe buttato acqua sul fuoco parlando di una litigata “per finta”. Quanto all’intervento della scorta, “abbiamo fatto una leggerezza, la scorta è sempre addosso a Delmastro e avranno pensato che litigassimo sul serio, ma non è così. Fra me e il sottosegretario non è cambiato nulla”.

Marzio Olivero

La ricostruzione dei due giornali è stata smentita da Olivero che parla di un “equivoco” e sostiene che la lite sia stata in realtà uno scherzo. Non la pensa così il senatore piemontese di Italia Viva Enrico Borghi che sul suo profilo Facebook scrive “Quindi il contribuente paga la scorta al sottosegretario Delmastro per tutelarne i regolamenti dei conti interni al suo partito? E lo stile della casa FDI in quel di Biella è quello di sfiorare le risse e minacciarsi tra di loro, dopo le note vicende di Rosazza? E questo sarebbe un uomo di governo?”, aggiunge Borghi.

Anche Delmastro smentisce: “Non so perché si raccontino queste cose. Figuriamoci litigare in una cena conviviale in cui stavamo presentando il nostro candidato. Io e Olivero stavamo solo scherzando, come si fa anche con il calcio. L’altra sera lo abbiamo fatto anche con la politica. Mi chiedo che cosa abbiano capito alcuni presenti”. Insomma quello tra i due esponenti di Fdi è stato solo un siparietto, il candidato sindaco resta Oliviero.

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