Perugia, tre cadaveri in un casolare: trovati morti padre, madre e figlia

Secondo i primi accertamenti sarebbero deceduti a seguito di colpi d’arma da fuoco. Rinvenuto un fucile vicino al 69enne. Indagini in corso.

Perugia – Tre cadaveri in un casolare in provincia di Perugia. Sono di un uomo di 69 anni, Enrico Scoccia, di sua moglie 66enne e della figlia della coppia, 39enne: i corpi trovati nella tarda mattinata di oggi in un casolare in località Fratticiola Selvatica. A dare l’allarme il fidanzato della ragazza che, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, è andato nell’abitazione della famiglia dove, nel giardino, ha trovato i corpi. Sul posto il pm della Procura di Perugia, gli agenti della Squadra Volanti, della Squadra Mobile e del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, i sanitari del 118 e il medico legale.

Secondo i primi accertamenti, i coniugi e la figlia sarebbero morti per colpi d’arma da fuoco: circostanza avvalorata dalla presenza di un fucile vicino al 69enne. Sono in corso le indagini, coordinate dalla Procura, finalizzate a ricostruire la dinamica dei fatti. Le tre persone sono state uccise a colpi di fucile. Ancora non è chiaro chi sia stato a sparare ma gli accertamenti vertono su un omicidio-suicidio. Il casolare è in una zona di campagna piuttosto isolata. Raggiungibile da una stretta strada bianca. Una donna che abita non lontano dal casolare ha detto di avere sentito alcuni spari nella serata di sabato. Oggi invece la donna, verso mezzogiorno, ha sentito le urla di richiesta di aiuto, probabilmente del fidanzato della giovane, che ha trovato i corpi.

Sempre in base a dettagli raccolti sul posto, sembra che la figlia della coppia non vivesse con i genitori. Teneva però ancora parte degli abiti nella casa. Ancora nessuna ipotesi da parte degli inquirenti sui motivi di quello che, in base agli accertamenti compiuti finora, è un omicidio-suicidio. L’allarme è stato dato intorno a mezzogiorno ma la morte dei tre potrebbe però risalire alle ore, se non ai giorni, precedenti. Gli investigatori stanno sentendo in queste ore parenti, amici e conoscenti della famiglia, alla ricerca di elementi che possano far emergere in quale contesto è maturato il delitto.

Il 69enne sembra soffrisse ultimamente di depressione, anche in seguito a dei problemi alla schiena per i quali era stato anche operato ma altri elementi potrebbero emergere dalle testimonianze di chi gli stava vicino. Secondo quanto si è appreso all’uomo era anche stato rinnovato qualche tempo fa il porto d’armi, essendo lui un appassionato di caccia al cinghiale.

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