Giuliano: per frenare l’esodo è necessario rivedere le retribuzioni degli operatori sanitari italiani, ampiamente al di sotto della media europea.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Ugl Salute a proposito delle esternalizzazioni e del ricorso ai gettonisti anche fra gli infermieri, una situazione che rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario nazionale.
Roma – “Non arretreremo un centimetro sulla nostra battaglia contro le esternalizzazioni. Il fatto che, dopo i medici, anche per gli infermieri sia sempre più usuale il ricorso ai gettonisti, tramite cooperative, è l’assoluto contrario di ciò che chiediamo con forza per far cambiare rotta al disastrato SSN. Soluzioni inaccettabili, come questa, rischiano solo di trascinare sempre più a fondo la nostra sanità” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano.
“Attratti da remunerazioni alte, in alcuni casi quasi il doppio di chi è contrattualizzato, c’è da immaginare che tanti professionisti – prosegue il sindacalista – possano guardare con interesse a rapporti di lavoro che, sebbene senza adeguate garanzie, propongono guadagni di gran lunga maggiori. E si torna al solito problema. Le retribuzioni degli operatori sanitari italiani, in questo caso degli infermieri, sono ampiamente al di sotto della media europea. Così tra la scelta di accettare offerte vantaggiose da altre nazioni e prestazioni a gettone pagate a suon di euro il rischio è che le fila si assottiglino ancora, svuotando sempre di più gli organici con un ulteriore peggioramento della qualità delle cure per i cittadini. Se non si interverrà con immediatezza per tornare a rendere attrattive le professioni sanitarie attraverso un’adeguata programmazione che blocchi una deriva pericolosissima, la nostra sanità, svuotata di professionisti, non potrà avere futuro” conclude Giuliano.