Fusione tra Cambia-Menti M410 e ORSA Autoferro-TPL: nasce un sindacato di base più forte

Formalizzata con atto notarile la fusione per incorporazione: sotto una sola sigla, una nuova voce unita e indipendente per i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale.

Roma – Con un atto notarile siglato il 29 maggio 2025, è stata ufficializzata la fusione per incorporazione del sindacato Cambia-Menti M410 nel sindacato ORSA Autoferro-TPL. Un’unione che rappresenta un importante passo avanti per la rappresentanza sindacale di base nel Trasporto Pubblico Locale (TPL) italiano.

Le due sigle, entrambe note per il loro impegno dal basso, indipendente e senza compromessi, uniscono ora le forze sotto un’unica bandiera, con l’obiettivo di diventare una voce ancora più forte a tutela dei diritti dei lavoratori del settore.

L’unione nasce nel segno della continuità delle lotte e dell’ampliamento della base rappresentata. Il nuovo soggetto sindacale continuerà a portare avanti battaglie fondamentali:

  • Maggiore sicurezza per gli autoferrotranvieri, i mezzi e gli ambienti di lavoro;
  • Più investimenti nel TPL, servizio essenziale e strategico anche sul piano ambientale, oggi penalizzato da esternalizzazioni e privatizzazioni;
  • Aumenti salariali in linea con l’inflazione, per contrastare il calo del potere d’acquisto causato da contratti al ribasso;
  • Difesa del diritto di sciopero, sempre più sotto attacco nonostante la già restrittiva Legge 146/90;
  • Più democrazia sindacale, anche alla luce dell’atteso pronunciamento della Corte Costituzionale sull’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori, previsto per l’8 ottobre, su ricorso promosso proprio dal sindacato.

Il sindacato punta così a rafforzare il suo ruolo nel panorama nazionale, offrendo a tutti gli addetti del settore una rappresentanza libera, indipendente e realmente partecipativa. La fusione viene letta non solo come una scelta organizzativa, ma come un atto politico e strategico in un momento in cui il trasporto pubblico rischia di essere svuotato di valore sociale, a fronte di crescenti privatizzazioni e precarizzazione del lavoro.

«Uniti si vince» è il motto che accompagnerà questa nuova fase: un messaggio chiaro ai lavoratori, ma anche alle istituzioni e alle aziende del settore.

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