Le più recenti statistiche relative ai furti domestici nel nostro Paese conferiscono a Pisa il poco invidiabile primato di provincia meno sicura d’Italia. Questo tipo di reati risulta essere particolarmente frequente in Toscana: l’intero “podio” della graduatoria, infatti, si compone di province di questa regione.
Pisa – Il report Indice della criminalità, che viene annualmente pubblicato da Il Sole 24 Ore, è un autentico punto di riferimento per quel che riguarda questo tipo di statistiche e non solo perché i dati sono assolutamente autorevoli.
Le classifiche delle province italiane per quel che concerne le varie tipologie di reato, infatti, non sono strutturate sulla base dei dati assoluti, che inevitabilmente tenderebbero ad essere maggiori nelle province più popolose; il numero di denunce, invece, viene rapportato al dato demografico, restituendo così un quadro molto più veritiero del reale livello di pericolosità di un territorio.
Per quanto riguarda, appunto, i furti domestici, il dato su cui sono state elaborate le classifiche è il numero di denunce pervenute alle Autorità ogni 100.000 abitanti.
Rendere più sicura la propria casa può fare la differenza
Prima di scoprire le cifre registrate da Pisa e dalle altre province meno sicure d’Italia, è utile fare una semplice riflessione: l’auspicio di una maggior sicurezza a livello generale non può che essere condiviso, ma va detto anche che, in molti casi, non si fa abbastanza per proteggere la propria casa.
Rendere più sicura un’abitazione ha un costo, si potrebbe obiettare; questo è vero, ma le spese sono ben inferiori rispetto a quelle che molti immaginano e, soprattutto, possono mettere al riparo da danni che, dal punto di vista economico, non sono neppure paragonabili.
Pensiamo, anzitutto, alla tecnologia: in passato realizzare un impianto di videosorveglianza richiedeva operazioni di installazione molto complesse e, di conseguenza, anche dei costi notevoli, oggi invece, con delle videocamere assolutamente economiche, si può proteggere l’intera proprietà in modo “smart” ed efficace.
Lo stesso si può dire dei tanti sistemi antifurto di nuova generazione, tutti gestibili in maniera domotica, dal proprio smartphone, e dai costi tutt’altro che alti.
Ovviamente, la sicurezza di una casa passa anche dai suoi elementi strutturali, come le porte blindate e gli infissi; particolarmente rilevanti, quest’ultimi, se l’abitazione è ubicata a pian terreno o a un piano basso.
Per la sicurezza domestica si raccomandano porte blindate appartenenti alle classi antieffrazione 3 e 4, e come si può notare dando un’occhiata al sito web di una nota azienda del settore, www.arieteporteblindate.it, i relativi prezzi medi sono del tutto accessibili.
Pisa la provincia meno sicura, seguita da altre due province toscane
È Pisa, dunque, la provincia italiana in cui è maggiormente possibile ritrovarsi ad essere vittima di un furto domestico: nel 2024, infatti, in questa provincia toscana le denunce relative a questo tipo di reati sono state ben 481,5ogni 100.000 abitanti.
Come si accennava in precedenza, le statistiche riguardanti questi reati non sorridono alla Toscana: al secondo posto, infatti, troviamo la provincia di Firenze, con 433,2 denunce ogni 100.000 abitanti, e al terzo quella di Lucca, con 427,1.
Sono lontane, decisamente, le cifre registrate invece dalle province italiane più sicure: a Nuoro, infatti, nel 2024 sono pervenute alle Autorità solo 62,8 denunce ogni 100.000 abitanti, a Crotone 61,8 e ad Oristano appena 50.