L'utilizzo di Ascorbato di Potassio, arricchito da un monosaccaride, il Ribosio, sembra efficace nella lotta contro i tumori. Ma non è stato mai fatto un test ufficiale.
Firenze – Le presunte cure contro le malattie degenerative come il cancro sono numerosissime. Un po’ come sta accadendo per il Covid-19. Nel corso degli anni soltanto alcune sono state sperimentate dagli organi di controllo e verifica del ministero della Salute ma nessuna di queste è stata dichiarata efficace e sicura. Con questa premessa doverosa dobbiamo aggiungere che le uniche terapie ufficiali, ammesse dalla legge nelle strutture pubbliche e convenzionate, rimangono la chemioterapia e la radioterapia nella lotta contro i tumori. Sotto forma di integratori alimentari, ad esempio, esistono sul mercato mondiale del parafarmaco decine e decine di composti biochimici, quasi sempre su base naturale, che vantano la presunzione di curare e guarire determinate varietà di tumore.
Si tratta di preparati la cui idoneità clinica è stata testata quasi esclusivamente sulla scorta di studi e sperimentazioni private ma sulla cui efficienza terapeutica sono in molti a scommettersi e, tra questi, anche scienziati e medici di chiara fama. Una di queste terapie che da decenni è praticata nel nostro Bel Paese, sembra con successi di tutto rispetto, è stata scoperta dal dottor Gianfrancesco Valsè Pantellini, biochimico, scomparso nel dicembre del 1999 a 82 anni.
La scoperta avvenne per puro caso a Firenze nel 1947. Ad un gioielliere di nome Giovanni, amico di Pantellini, era stato diagnosticato un tumore al colon. Lo stesso professore Valdoni, un autentico luminare dell’epoca, aveva diagnosticato l’impossibilità di operare il paziente a cui erano rimasti pochi mesi di vita. Nel tentativo di mitigare i dolori allo stomaco di cui soffriva lo sfortunato orefice, Valsè Pantellini aveva consigliato all’amico di assumere per via orale una bevanda a base di limone e bicarbonato. Dopo un anno, e con grande stupore dello studioso, Giovanni si era completamente ristabilito e del tumore al colon nemmeno l’ombra:”…Quell’uomo aveva assunto ogni giorno limone e bicarbonato – raccontava il dottor Pantellini – ma non il Sodio, come gli avevo consigliato, piuttosto di Potassio avendo scambiato accidentalmente la confezione…”.
Da quell’episodio la grande intuizione ovvero l’utilizzo di Ascorbato di Potassio (più tardi arricchito da un monosaccaride, il Ribosio) nella lotta contro i tumori. Nell’organismo umano i processi metabolici di base a livello cellulare sono di tipo bio-chimico-fisico. Il corretto funzionamento cellulare è regolato da quattro cationi: Sodio, Calcio, Potassio e Magnesio. In particolare il Potassio è considerato il catione guida dei processi metabolici intracellulari. L’organismo sano si contraddistingue per il corretto funzionamento della pompa Sodio-Potassio. L’acido ascorbico, che è un potente antiossidante, si comporterebbe come “veicolo trasportatore” per il Potassio, mantenendo o riportando la sua concentrazione intracellulare ai valori corretti. Infatti uno squilibrio di questo catione è il segnale che l’organismo è a rischio di processi degenerativi e porta come conseguenza lo sbilanciamento degli altri cationi.
Il Ribosio svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare ed è precursore fondamentale dell’RNA (Acido RiboNucleico) e dell’Adenosina (componente di base per la produzione di ATP). Sin qui il protocollo Pantellini che lo stesso scienziato aveva studiato con cura per oltre un ventennio prima di decidersi a renderlo pubblico. Il protocollo Pantellini, diffuso in via privatistica dalla omonima fondazione, ha costi irrisori e fino ad oggi non è stato mai sperimentato ufficialmente dalle autorità sanitarie italiane nonostante diversi riconoscimenti all’estero. Va da sé che la sua somministrazione, priva di effetti collaterali se non in presenza di soggetti allergici alla vitamina C, dovrebbe avvenire sotto stretto controllo medico anche in via preventiva ed il sanitario che la prescrive ne risponde in prima persona. C’è da dire però che i risultati clinici del protocollo Pantellini hanno dimostrato una qualche efficacia terapeutica su diverse tipologie di neoplasie ma la medicina ufficiale ha sempre ignorato gli studi del buon biochimico toscano.