In manette il marito aguzzino che ha ripetutamente tentato di fare abortire la donna. In un caso cercò di soffocarla spruzzandole dello spray in bocca.
Roma – Un uomo di cinquant’anni è stato arrestato dalla Polizia per aver aggredito fisicamente e minacciato di morte la compagna incinta, arrivando a compiere azioni violente nel tentativo di provocarle un aborto. Ora l’uomo si trova recluso presso il carcere romano di Regina Coeli, accusato di lesioni personali, minacce, atti persecutori e stalking. La denuncia è partita proprio dalla vittima, una trentenne residente nel quartiere Prenestino, che ha cercato aiuto rivolgendosi sia alla Polizia che a un centro antiviolenza a Torre Spaccata.
La donna era sottoposta a maltrattamenti da anni, ma la situazione si era ulteriormente aggravata con la gravidanza: le aggressioni erano diventate più violente e frequenti. L’uomo, cercando di causarle un aborto, la colpiva ripetutamente sull’addome con calci e pugni e, in un episodio particolarmente grave, aveva tentato di soffocarla spruzzandole del deodorante spray in bocca. “Questo bambino non lo vedrai mai nascere,” le urlava, mentre la colpiva e le impediva di respirare. Quando la donna usciva di casa, l’uomo la seguiva, minacciandola con frasi del tipo: “Non avrai mai pace con me, non arriverai al parto, troverò qualcuno che ti sparerà alle gambe”. A causa delle violenze subite, la donna era stata costretta a ricorrere alle cure ospedaliere, dove sono stati documentati i traumi riportati.
Dopo l’ennesimo episodio di violenza, la trentenne ha deciso di denunciare il compagno. Le indagini condotte dagli investigatori hanno rapidamente raccolto prove consistenti a suo carico, portando infine all’arresto dell’uomo, ora sotto custodia delle autorità giudiziarie.