Salgono a 4 i lavoratori deceduti nella baraccopoli di Mezzanone che dovrebbe essere bonificata da tempo. Non si possono contare i morti in attesa di interventi decisivi.
Foggia – Una nuova vittima tra le fila dei braccianti agricoli. Questa volta la tragedia si è consumata nel foggiano, presso la baraccopoli di Borgo Mezzanone. Un migrante è morto nell’incendio divampato in una vasta area incolta dove, tra l’altro, sono in tanti a vivere in precarie condizioni di salute e igiene. Non sono ancora chiare le cause del rogo, sulle quali stanno indagando gli inquirenti: sul posto sono intervenuti i vigili del Fuoco e la polizia. Dalle prime informazioni le fiamme hanno avvolto un’abitazione di fortuna che si trovava in una zona piuttosto isolata della “ex pista”, dove risiedono numerosi cittadini di origini senegalesi.
“…Il governo – ha dichiarato Aboubakar Soumahoro dell’Usb – incurante e indifferente al nostro dolore, ha deciso di non affrontare i padroni della filiera agricola: i giganti del cibo, che sacrificano la nostra vita per profitto. Abbiamo convocato un’assemblea dei lavoratori oggi a Borgo Mezzanone perché non possiamo accettare che si muoia così…”.
“…Oggi all’alba è morto un ragazzo a causa di un incendio divampato in una stamberga – ha denunciato Erasmo Palazzotto di LeU – forse per l’uso di un fornellino da campo. Si tratta della quarta vittima in un anno nel ghetto di Borgo Mezzanone. Sono notizie insopportabili. La stessa esistenza delle baraccopoli certifica la resistenza del potere dei caporali. La regolarizzazione avviata dal Governo deve necessariamente portare con sé condizioni di vita dignitose, inserendo queste persone in un circuito di accoglienza che consenta loro di dormire sotto un tetto che sia realmente tale e di recarsi al lavoro e di lavorare in sicurezza. Serve intervenire urgentemente sulle condizioni di miseria cui i braccianti sono costretti, o non cambierà nulla…”.
Sebbene la vittima non sia stata ancora identificata, la presenza di molti senegalesi nelle residenze limitrofe farebbe pensare che anche il bracciante provenisse dalla nazione africana. Con questo sono quattro i lavoratori deceduti in un anno nel campo di Mezzanone. La tragedia si è consumata proprio nel cuore della rivolta iniziata alcune settimane addietro e che aveva portato i braccianti a scioperare per un’intera giornata.