Il commerciante di Reggio Calabria arrestato dai carabinieri avrebbe ripetuto lo “scherzo” per una quarantina di volte, racimolando un bottino di 60mila euro in fiori e piante.
Una truffa ingegnosa, basata sulla fiducia e su un abile gioco di distrazione, è costata cara al titolare di un negozio di fiori di Reggio Calabria, arrestato dai carabinieri di Taurianova. L’uomo, incensurato, per oltre un anno avrebbe raggirato il proprietario di un vivaio, portandosi via piante e fiori ornamentali per un valore di circa 60mila euro senza mai pagarli, grazie a un trucco con il terminale Pos.
Il modus operandi, ricostruito dagli inquirenti, era tanto semplice quanto efficace. L’indagato si presentava al vivaio, sceglieva i prodotti e, giunto alla cassa, chiedeva di usare il Pos. Passata la carta di credito e stampata la ricevuta, distraeva il banconista – spesso con una scusa banale – quel tanto che bastava per digitare il codice di annullamento della transazione. La ricevuta restava nelle mani della vittima come prova di un pagamento mai avvenuto, mentre il fioraio si allontanava con la merce. Secondo le indagini, questo schema sarebbe stato ripetuto una quarantina di volte, accumulando un bottino considerevole.
Il proprietario del vivaio, inizialmente convinto della regolarità delle operazioni, non si era accorto dell’inganno. Solo quando il volume delle transazioni annullate è diventato sospetto ha deciso di verificare i movimenti bancari, scoprendo che i pagamenti erano sistematicamente stornati. A quel punto, il vivaista si è rivolto ai carabinieri di Taurianova, che hanno avviato un’indagine coordinata dal Procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti, e dal sostituto Letterio De Domenico.
La trappola è scattata quando l’indagato, ignaro di essere stato smascherato, ha contattato nuovamente la vittima per un nuovo “acquisto”. Questa volta, però, ad attenderlo dietro il bancone c’era il comandante della Stazione con i suoi uomini. Colto in flagrante mentre tentava l’ennesima finta transazione, l’uomo è stato arrestato. Il Gip ha convalidato l’arresto, disponendo per lui gli arresti domiciliari in attesa del processo.