Finanzieri uccisi da scafisti albanesi: il loro ricordo è sempre vivo

Ieri è stata deposta una corona d’alloro al monumento che, a Castro Marina, ricorda il sacrificio dei finanzieri mare Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, medaglie d’oro al valor civile, caduti 23 anni fa nell’adempimento del dovere, nelle acque antistanti la grotta Zinzulusa.

Castro Marina (Le) – Alla cerimonia, culminata con gli “onori ai caduti della Guardia di Finanza”, erano presenti i genitori ed i parenti più stretti delle due medaglie d’oro al valor civile, nonché il comandante regionale Puglia, generale D. Fabrizio Toscano, il comandante provinciale di Lecce, colonnello Stefano Ciotti, il comandante del Reparto operativo aeronavale di Bari, generale B. Armando Franza e il sindaco di Castro, Luigi Fersini.

La cerimonia in onore di De Rosa e Zoccola.

Un Reparto in armi ha salutato in forma solenne i finanzieri di mare De Rosa e Zoccola, i quali, all’alba del 24 luglio 2000, imbarcati su una vedetta impegnata in un’operazione di contrasto al traffico di migranti nelle acque del Canale d’Otranto, si posero all’inseguimento di un gommone albanese dal quale erano appena sbarcate numerose persone.

Durante le concitate fasi dell’operazione, rese più rischiose in quanto svolte nottetempo, i finanzieri persero tragicamente la vita allorquando gli scafisti albanesi, per evitare la cattura, si gettarono in acqua e, bloccando i comandi, lanciarono deliberatamente la loro potente imbarcazione contro l’unità navale della Guardia di Finanza che, pertanto, fu speronata. Gli efferati criminali furono poi catturati, processati e condannati con sentenza definitiva per omicidio volontario.

Dopo la cerimonia al monumento, il cappellano militare – Padre Tommaso Chirizzi – ha celebrato nella chiesa di Maria Santissima Annunziata una messa in suffragio dei finanzieri De Rosa e Zoccola e di tutti i caduti in servizio delle Fiamme Gialle.

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