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Fatture “a matrioska”: società false che le emettono per consociate false…

Una indagine molto complessa ha fatto emergere un grave illecito. Si utilizzavano alcune società fittizie per un giro di fatture false a favore di altre due società. False anch’esse.

Caserta – La Guardia di Finanza della città campana ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – diretto e per equivalente – emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di sei soggetti indiziati, a vario titolo, dei reati di emissione e di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Il provvedimento cautelare rappresenta I’epilogo di una complessa indagine, delegata da questo Ufficio alla Tenenza di Piedimonte Matese, volta al contrasto ed alla repressione di una sofisticata frode fiscale perpetrata attraverso l’emissione ed il successivo utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

L’operazione si è rivelata molto articolata.

In particolare, gli elementi raccolti nel corso dell’attività investigativa hanno permesso di ricostruire un articolato sistema fraudolento nell’ambito del quale una società cartiera”, con sede nella provincia di Caserta, è stata utilizzata per creare costi fittizi e inesistenti a favore di altre due società che, a loro volta, emettevano fatture soggettivamente inesistenti nei di una ulteriore società, al fine di consentire alle società beneficiarie della frode di abbattere illecitamente il debito relativo al pagamento delle imposte dirette e dell’IVA nei confronti dell’Erario.

Tutte e quattro le società coinvolte nelle investigazioni, operanti nel settore della fabbricazione di calzature, pur nella distinta formale soggettività giuridica, erano riconducibili ai medesimi soggetti e agivano, di fatto, in maniera coordinata e sotto una regia unitaria.

L’importo del profitto illecito, rappresentato dalle imposte evase in conseguenza dei reati tributari ipotizzati all’esito delle indagini, è pari ad 1.388.438,91 euro (C 377.300,78 di IRES ed € 1.011.138,13 di I.V.A.).

Nel corso dell’esecuzione i finanzieri hanno sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili e quote societarie nei confronti delle società coinvolte e degli indagati.

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