I magistrati della Procura di Civitavecchia stanno passando al setaccio l’informativa sull’episodio del furto di una confezione di profumo.
Roma – I magistrati della Procura di Civitavecchia stanno passando al setaccio l’informativa della Polaria
sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento a disposizione della Procura, anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane.
Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti. Intanto dal duty free emerge una versione dei fatti. Il più classico dei “lei non sa chi sono io” sarebbe rimbalzato nell’area commerciale A dello scalo internazionale di Fiumicino a metà aprile. La guardia giurata che era di turno al controllo passeggeri in transito del free shop romano sapeva benissimo (pare) chi fosse quel signore magro magro magro, indaffarato, frettoloso e tutto preso in una concitata conversazione telefonica. Poi la boccetta di Chanel, il trolley trascinato, il telefono da attaccare, la richiesta di chiarimenti sul contenuto della giacca del giaccone si sarebbe trasformata in uno show.
Sulla vicenda interviene Matteo Renzi: “Io non faccio processi sui giornali, ma se davvero le cose stanno così come vengono raccontate, cioè che in più di una circostanza c’é stata quella situazione, credo che Piero Fassino debba essere aiutato da qualcuno che gli vuole bene. Sono molto preoccupato per lui, non è l’uomo che conoscevamo. Spero che non sia vero, ma se fosse vero queste cose sono il segno di una malattia. Altrimenti non mi spiego”, dice il leader di Italia Viva.