Profumo-gate, Fassino denunciato per furto. Una gola profonda: “È recidivo”

I video registrati al duty free di Fiumicino smentirebbero la versione del deputato. Secondo il personale dello scalo non sarebbe nuovo a gesti del genere e i vigilantes lo stavano tenendo d’occhio.

Roma – Arriverà nelle prossime ore in Procura una prima informativa su Piero Fassino, denunciato per
tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Gli investigatori della Polaria hanno raccolto tutti gli elementi – comprese le immagini registrate dalle telecamere del sistema di video sorveglianza – e le trasmetteranno all’autorità giudiziaria competente, quella di Civitavecchia, che valuterà come procedere.

Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ascoltato ma – spiegano fonti investigative – se vorrà potrà rilasciare dichiarazioni spontanee. Già dopo i fatti il deputato del Pd – parlamentare per 7 legislature, ex ministro della Giustizia dal 2000 al 2001, poi segretario dem fino al 2007 e sindaco di Torino per cinque anni dal 2011 al 2016 – ha fornito la sua versione sostenendo di aver già chiarito con i responsabili del duty free la questione: “volevo comprare il profumo (lo Chanel Chance da 100 ml, prezzo 130 euro, ndr) per mia moglie, ma avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”.

In quel momento, ha aggiunto, “si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo ad un agente di polizia. Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di una boccettina di
profumo”. Fassino ha anche sostenuto che si era offerto subito di pagarla e di comprarne non una ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede, ma i responsabili hanno comunque deciso di sporgere denuncia.
Al parlamentare del Pd, dopo quella espressa ieri dal deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, è arrivata la
solidarietà del coordinatore di Fratelli d’Italia in Piemonte Fabrizio Comba. “Conosco l’uomo e il politico integerrimo, il tritacarne mediatico in cui è stato infilato è indecoroso per la sua storia personale e, quindi, anche per la storia del nostro paese. E’ un avversario politico – ha sottolineato Comba – ma non per questo mi permetto di dubitare della sua integrità, convinto delle sue straordinarie qualità morali”.

Sul fatto, comunque, aleggia un vero e proprio “giallo”. Secondo indiscrezioni, i filmati delle telecamere di videosorveglianza smentirebbero la versione di Fassino. Secondo una fonte accreditata, che ha avuto modo di vedere le immagini, l’eurodeputato sarebbe entrato direttamente nello stand dei profumi per donna prendendo la confezione di Chanel Chance per poi alzare gli occhi in direzione delle telecamere, guardarsi attorno, appartarsi in un angolo e infilare il profumo dentro la tasca del giaccone. Poi l’uscita dal duty free senza acquistare nulla e il “blocco” da parte del vigilantes.

Non solo. Secondo quanto riportato da Open, Fassino non sarebbe nuovo a episodi del genere ma anzi sarebbe “recidivo”. I vigilantes, quindi, pare lo stessero tenendo d’occhio e sempre per questo il personale del duty free di Fiumicino avrebbe deciso di denunciarlo per tentato furto.

Gli agenti della Polaria starebbero ora ascoltando anche i dipendenti dell’esercizio commerciale che non erano in servizio lunedì 15 aprile. L’indiscrezione, se confermata, spiegherebbe il motivo per cui la vicenda non è stata messa a tacere dopo le scuse del deputato, ma anzi è sfociata nella denuncia.

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