Secondo le indagini, l’assassinio di Arturo Panico sarebbe riconducibile a un debito non saldato. Gli inquirenti vogliono accertare la presenza di eventuali complici.
Salerno – Un operaio, incensurato, è stato arrestato a Sala Consilina, in provincia di Salerno, con l’accusa di essere implicato nell’omicidio di Arturo Panico, un falegname di 71 anni ucciso a sprangate tre giorni fa a Ponticelli, Napoli. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina, in collaborazione con il Nucleo Operativo di Napoli, in seguito a un’ordinanza di arresto.
Secondo le indagini, il delitto sarebbe riconducibile a un debito non saldato. La vittima, colpita inizialmente alle spalle, sarebbe stata poi aggredita più volte mentre si trovava a terra durante una colluttazione avvenuta nel suo locale in via dei Mosaici. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire i fatti grazie alle testimonianze raccolte e a una chiamata anonima al 112 che segnalava l’aggressione.
Le indagini restano in corso per accertare l’eventuale presenza di complici e chiarire in modo definitivo le dinamiche e il movente del crimine.