Faceva esplodere ordigni davanti alle chiese di Fermo: cinquantenne finisce in carcere

Dovrà scontare una pena di 12 anni e 11 mesi. I fatti risalgono al 2016, quando nel mirino del dinamitardo finì anche il Duomo della città marchigiana.

Fermo – Un uomo di 50 anni è stato arrestato e dovrà scontare una pena di 12 anni e 11 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio e la sicurezza pubblica, aggravati dalla discriminazione religiosa. L’arrestato è stato giudicato colpevole per l’installazione e l’esplosione di ordigni artigianali davanti ad alcune chiese di Fermo, tra cui il duomo.

Gli episodi risalgono al 2016. A febbraio, un ordigno rudimentale fu fatto esplodere nei pressi del portone del duomo di Fermo, causando lievi danni. Successivamente, nell’aprile dello stesso anno, un’altra esplosione colpì la chiesa di San Marco alle Paludi, distruggendo il portone d’ingresso. Ulteriori ritrovamenti di materiale esplosivo furono segnalati nei giorni seguenti nei pressi di altre chiese della zona.

Le indagini portarono alla svolta quando, nell’abitazione del sospettato, furono scoperti materiali per la fabbricazione di esplosivi. La Procura di Fermo emise un provvedimento di fermo nel luglio 2016, accusando l’uomo, insieme a un complice noto come “il lupo”, di fabbricare e utilizzare ordigni senza autorizzazione, con l’obiettivo di seminare panico e minare la sicurezza pubblica.

Giovedì scorso, la Squadra Mobile ha eseguito l’arresto. L’uomo sconterà la pena in carcere senza possibilità di misure alternative, essendo già stato condannato in passato per reati simili e maltrattamenti nei confronti della convivente.

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