In servizio presso la squadra mobile di Nuoro, era tornato in Abruzzo per trascorrere le vacanze con la famiglia. Lascia due bambini.
Collecorvino – Si concludono in maniera drammatica le ricerche di Fabrizio Spagnoli, vice ispettore di 32 anni in servizio presso la squadra mobile di Nuoro. Questa mattina è stato trovato il corpo senza vita del giovane agente. Una settimana prima del drammatico epilogo, Fabrizio Spagnoli veniva ripreso per l’ultima volta dalle telecamere di sorveglianza della zona di Campotino, a Collecorvino. Il giovane agente era tornato in Abruzzo per trascorrere le vacanze con la famiglia.
L’auto di Fabrizio è stata ritrovata domenica scorsa nello stesso punto dove era stato avvistato l’ultima volta, dando il via a giorni di ricerche intense che hanno coinvolto decine di soccorritori. La zona non era sconosciuta al poliziotto: spesso vi si recava per far visita a un cugino che gestisce un maneggio nelle vicinanze. Quel luogo aveva per lui anche un significato speciale, poiché cinque anni e mezzo prima aveva celebrato il suo matrimonio in un ristorante della zona.
L’allarme e le prime ricerche
L’allarme era scattato sabato sera, quando i familiari, preoccupati per il mancato rientro di Fabrizio e per le chiamate senza risposta al suo telefono, avevano contattato le autorità. Da quel momento erano iniziate le ricerche coordinate dalla prefettura di Pescara, che aveva organizzato una riunione di coordinamento coinvolgendo le forze di polizia, i vigili del fuoco e la prefettura di Nuoro in videoconferenza.
A Campotino era stato allestito un posto di comando avanzato dei vigili del fuoco per coordinare le operazioni. Le ricerche hanno coinvolto droni, unità cinofile, sommozzatori arrivati da Ancona e un elicottero. I soccorritori avevano scandagliato ogni metro dei terreni circostanti, controllato i tre laghetti artificiali della zona, tre dei cinque pozzi individuati sul posto e tutti i corsi d’acqua segnalati.
Un giovane agente con una carriera promettente
Fabrizio Spagnoli aveva appena iniziato la sua carriera nella polizia di Stato. A gennaio aveva vinto il concorso da vice ispettore ed era stato assegnato alla questura di Nuoro. Non era la sua prima esperienza in Sardegna: prima di indossare la divisa della polizia, si era arruolato nell’Arma dei carabinieri e aveva prestato servizio alla stazione di La Maddalena, a Sassari. Questa esperienza lo aveva convinto a trasferirsi nell’isola insieme alla moglie e ai due figli.
L’ultima volta che era stato visto a Montesilvano indossava una t-shirt bianca, pantaloni blu e sneakers Converse bianche. Nessuno lo aveva notato parcheggiare l’auto vicino a Casale Marino, una struttura per cerimonie che quel giorno era chiusa, dove era presente solo un manutentore che aveva visto l’auto in sosta ma non il giovane agente.
Gli appelli e la mobilitazione
Durante i giorni di ricerca, centinaia di appelli sui social media hanno fatto il giro del web. Amici e familiari hanno condiviso la foto di Fabrizio in un tam tam di solidarietà che aveva coinvolto tutta la comunità.
Le forze dell’ordine hanno esaminato le telecamere della zona nella speranza di ricostruire i movimenti dell’agente ma senza successo. Non veniva esclusa nessuna pista: dal malore al disorientamento, dall’allontanamento volontario, fino alle più drammatiche.
Il tragico epilogo
La vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi. Nella tarda mattinata di oggi, Fabrizio Spagnoli è stato trovato privo di vita in un campo non lontano dal luogo in cui era stata rinvenuta la sua auto, in località Campotino di Collecorvino. Secondo le prime informazioni, il corpo presentava segni compatibili con un gesto estremo.
La sera precedente al ritrovamento, un vertice in prefettura aveva deciso di intensificare i pattugliamenti proprio nella zona dove era stata rinvenuta l’auto, nel tentativo di dare una svolta alle ricerche che duravano ormai da giorni.