L’ex attaccante del Palermo, condannato per estorsione aggravata, in una conversazione intercettata aveva offeso la memoria del magistrato ucciso dalla mafia.
Palermo – Fabrizio Miccoli, ex attaccante del Palermo, si è recato ieri alla fondazione Falcone prima di assistere oggi alla partita dei rosanero contro il Cittadella. Ad accoglierlo è stata Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, vittima della strage di Capaci. “Ha chiesto scusa e io l’ho perdonato”, ha dichiarato Maria Falcone al termine dell’incontro privato, come riportato da Repubblica, segnando un momento di riconciliazione con la città dopo le polemiche legate a una sua intercettazione.
Miccoli, originario del Salento, è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 3 mesi di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Tra le prove del processo figurava una conversazione intercettata nel 2011, nella quale l’ex calciatore aveva pronunciato parole offensive verso il giudice Falcone: “Vediamoci davanti all’albero di quel fango di Falcone”.
L’ex bomber ha più volte espresso il proprio pentimento per quelle parole, scusandosi anche pubblicamente. Arrivato nel capoluogo siciliano, dove aveva annunciato la sua presenza sui social, è stato accolto da circa duecento tifosi che hanno esposto bandiere del Palermo e acceso fumogeni davanti alla sede del club di supporter “Curva Nord 12”. In segno di affetto, i tifosi hanno cantato cori per lui e hanno ricevuto in cambio un discorso di ringraziamento dall’ex capitano.
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