Il Segretario UGL Metalmeccanici chiede un piano industriale serio per Taranto: “Decarbonizzazione unica strada per coniugare salute, ambiente e lavoro”.
Taranto – “Passare dalle parole ai fatti, per salvaguardare uno degli asset strategici dell’industria italiana: l’acciaio”. È questo l’appello lanciato da Antonio Spera, Segretario Nazionale dell’UGL Metalmeccanici, a proposito del futuro dell’ex Ilva e dello stabilimento di Taranto.
In una nota diffusa oggi, Spera sottolinea come sia necessario “un intervento forte e risolutivo del Governo, che coinvolga le istituzioni locali per evitare la dispersione del know-how e delle competenze della siderurgia italiana”. Per il sindacalista, la responsabilità è di tutta la politica, “di centrosinistra e centrodestra”: solo una collaborazione interistituzionale potrà garantire il rilancio del sito produttivo.
La sfida è quella della decarbonizzazione, considerata da Spera “imprescindibile e unica strada per coniugare salute, tutela ambientale e occupazione”. A tal fine, il sindacato chiede l’adozione di un piano industriale serio con introduzione di forni elettrici, preridotto e DRI (Direct Reduced Iron). Ma tutto ciò – avverte – “presuppone la disponibilità di gas naturale”, senza il quale il progetto rischia di naufragare e con esso migliaia di posti di lavoro.
Un altro pericolo concreto, secondo il Segretario UGL, è che l’impianto DRI venga realizzato altrove, privando Taranto di un’opportunità storica. In questo contesto, le dimissioni del sindaco di Taranto vengono interpretate come un ulteriore elemento di instabilità. “Ci auguriamo – conclude Spera – che il primo cittadino possa tornare sui suoi passi per riprendere il dialogo con il Governo e contribuire a un accordo di programma condiviso, che assicuri la transizione ecologica e la tutela dell’occupazione”.