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Europee, confronto tv Meloni-Schlein il 23 maggio: da Vespa a “Porta a Porta”

Lo annunciano in una nota i rispettivi staff. Era stata la segretaria dem a lanciare il guanto di sfida alla premier, che aveva accettato.

Roma – Il confronto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein si svolgerà giovedì 23 maggio. Sede del dibattito sarà la trasmissione ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa. Lo fanno sapere in una nota congiunta i rispettivi staff, in contatto sin da febbraio. Era stata la segretaria dem a lanciare il guanto di sfida a Meloni a metà dicembre dello scorso anno: “Sono sempre pronta a un confronto nel merito con lei, di persona. In televisione o in un altro luogo – aveva scandito Schelin – . Io non ho paura del confronto con lei su niente”.

Una sfida a cui Meloni, sollecitata dai cronisti su un faccia a faccia entro le europee, aveva risposto con un “volentieri” riconoscendo – tra i mugugni del resto delle opposizioni – la leader Pd come ‘competitor’. “Andrà in onda una farsa, il confronto televisivo tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, due candidate civetta. La leader Pd e la Presidente del Consiglio un minuto dopo essere elette, non metteranno mai piede nella sede del Parlamento Europeo. Per loro le elezioni europee sono un sondaggio, un test sulla tenuta personale della loro leadership, ma dell’Europa e delle Istituzioni europee non gliene frega un fico secco”, dice Davide Faraone, di Italia Viva.

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Elly Schlein e Giorgia Meloni

“Diciamolo chiaramente: il confronto a Porta a Porta tra Meloni e Schlein è una enorme presa in giro degli elettori italiani. Un confronto fake, tra due candidate fake, a cui non si potrà chiedere nulla sul programma da realizzare a Strasburgo”, afferma il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. “Sapete perché? Perché nessuna delle due ci andrà. Non so se è peggio la Rai che fa confrontare due leader di partito che già si sa non andranno all’Europarlamento, e quindi fa venire meno, ancora una volta, il suo ruolo di servizio pubblico, oppure le due leader che hanno proposto questo confronto, sapendo che per loro il valore delle elezioni europee è poco più di un sondaggio”.

“Al contrario degli altri partiti, tutti i candidati della lista Stati Uniti d’Europa – aggiunge Magi – una volta eletti andranno a Strasburgo, a realizzare il programma per cui gli elettori li hanno votati scrivendo il loro nome sulla scheda elettorale. Questa è tutta la differenza tra un autentico progetto europeista e le liste che approcciano le Europee come fossero un concorso a premi con sorpresa, dove voti un candidato ma alla fine, ad essere eletto, sarà un altro”.

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