Europee: antifascismo, carceri e scuola, il “manifesto” di Ilaria Salis per Avs

L’attivista dai domiciliari a Budapest scrive su Instagram le sue priorità della campagna elettorale verso il seggio di Bruxelles.

Budapest – A pochi giorni dal voto arriva il “Manifesto” di Ilaria Salis per la sua candidatura con Avs alle europee: “Non sono una politica di professione, ho sempre fatto politica dal basso: nei movimenti, nelle lotte sociali e fra le persone comuni. Continuerò a dare respiro e forza ai temi e alle battaglie che hanno caratterizzato la mia storia: l’antifascismo sarà sempre la bussola che orienterà il mio agire”. Lo scrive la stessa Salis sul suo profilo Instagram.

L’attivista detenuta agli arresti domiciliari a Budapest, è candidata alle elezioni europee con la lista di Alleanza Verdi e Sinistra. Dopo la concessione degli arresti domiciliari, e la lettura pubblica da parte del giudice ungherese dell’indirizzo di Budapest che le è stato assegnato, sono apparsi messaggi minacciosi nei suoi confronti su diversi siti riconducibili alla galassia neonazista ungherese, come denunciato anche dai
famigliari e dai legali di Salis. “La storia e il presente d’Europa parlano chiaro: la battaglia contro l’oppressione e le discriminazioni è la più importante per vivere come persone libere ed eguali”.

Ilaria Salis con il padre in Aula a Budapest

E ancora Salis, “ho provato sulla mia pelle che il grado di civiltà di un paese si misura osservando la condizione delle sue carceri. E nei mesi passati là dentro ho riflettuto parecchio sulle reali implicazioni di questa frase. Perciò voglio sostenere i diritti umani delle persone detenute ed oppormi alle umiliazioni, alle privazioni e ai soprusi che subiscono nelle carceri d’Italia e d’Europa. Sono un’insegnante, amo il mio lavoro e vedo in esso un alto valore sociale. Contro la politica dei tagli e lo svilimento dei saperi, voglio rivendicare il diritto universale a un’istruzione di qualità“.

Infine, la “scuola e la cultura sono l’investimento sociale più importante. La ricchezza c’è e deve essere condivisa, l’ambiente deve essere tutelato, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici rispettati ed ampliati, e nessuna mai più subordinata al dominio patriarcale. Che la solidarietà e non la paura, diventi il faro d’Europa!”.

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