Eruzione sull’Etna, nube alta chilometri: crolla parte del cratere

Intense esplosioni e spettacolare colata lavica. I boati del vulcano avvertiti in tutti i comuni alle pendici dell’Etna. Massima allerta.

Catania – L’Etna è tornato a farsi sentire con una violenta eruzione esplosiva che ha sollevato una nube vulcanica alta chilometri e ha generato un flusso piroclastico verso valle, visibile persino dalla Calabria. L’attività è iniziata attorno alle 03.50, quando i sensori dell’INGV hanno rilevato un’improvvisa variazione nei parametri del vulcano. Pochi minuti dopo è iniziata l’attività stromboliana dal Cratere di Sud-Est, accompagnata da un incremento del tremore vulcanico, che ha raggiunto valori elevati.

Esplosioni sempre più intense e colate laviche

L’eruzione è proseguita per ore, fino alla tarda mattinata, con esplosioni stromboliane di forte intensità, ormai quasi continue. Il Cratere di Sud-Est ha inoltre alimentato un trabocco lavico verso sud e la colata in direzione della Valle del Bove, una zona disabitata e storicamente soggetta a questi fenomeni.

Spettacolare colata: “È crollato il bordo del cratere”

A impressionare maggiormente è stata la massiccia colata piroclastica scesa a valle in pochi secondi, probabilmente causata da un collasso laterale del fianco del cratere. Le immagini diffuse online mostrano un’enorme onda di gas e detriti incandescenti che si è abbattuta con forza sui pendii. Secondo gli esperti dell’INGV, “si è trattato probabilmente di un flusso piroclastico innescato dal collasso di depositi vulcanoclastici rapidamente accumulatisi in condizioni instabili”.

Nessun rischio per i centri abitati, ma massima allerta

Al momento non si segnalano danni a persone o cose a seguito dell’eruzione, ma le autorità mantengono alta la vigilanza, con la protezione civile e l’aeroporto di Catania pronti a intervenire in caso di peggioramento.

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